Xiaomi Italia è stata recentemente multata per 3,2 milioni di euro dall’AGCM. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato che la multa è stata comminata perché l’azienda si è rifiutata di riparare i suoi telefoni con graffi o altri difetti minori quando i prodotti sono ancora in garanzia.

Le autorità italiane hanno affermato che l’azienda ha addebitato ai clienti una spesa dopo aver confermato che i prodotti sono di buona qualità, osservando che l’azienda dovrebbe invece verificare i potenziali difetti e accettare la restituzione dei prodotti senza addebitare alcun costo, comprese le spese di trasporto e di ispezione.

Xiaomi ha risposto ai media nazionali affermando di essere a conoscenza della decisione e di stare valutando le ragioni alla base della stessa. L’azienda ha inoltre ribadito di essersi sempre attenuta a operazioni legali e conformi, rispettando le leggi e i regolamenti locali in materia. La società si impegna a fornire a ogni cliente la migliore esperienza di assistenza post-vendita.

Secondo i dati di Canalys, nel primo trimestre del 2022 Xiaomi ha rappresentato il 19,7% delle spedizioni di smartphone in Europa, mentre in Europa occidentale la quota di mercato degli smartphone è del 15,4%. Tra questi, la quota di mercato degli smartphone in Italia è al secondo posto.

Dall’inizio di quest’anno, l’azienda ha chiarito più volte che l’Europa è uno dei mercati più importanti per Xiaomi e la sua quota di mercato europea ha raggiunto quasi il 20%. Inoltre, l’azienda si impegnerà per un’ulteriore espansione delle quote di mercato attraverso il continuo miglioramento dei prodotti e del potere del brand, il potenziamento delle capacità di vendita al dettaglio e l’espansione dei canali degli operatori.

Inoltre vogliamo ricordare che dal 2020, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comminato multe ad Apple, Amazon, Samsung, Google e altre aziende per vari motivi.

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