MEGA, un servizio di cloud storage, ha annunciato mercoledì scorso 23 novembre il lancio di una nuova funzionalità per proteggere e recuperare i file attraverso la funzione di backup dei file archiviati sul computer. Con questa novità, l’utente può definire cartelle o file che devono essere sincronizzati automaticamente nell’account.

Come spiega lo sviluppatore, questo strumento impedisce la perdita di documenti, foto, video e altri supporti importanti a causa di un guasto del dispositivo. In questo modo è possibile recuperare il proprio progetto o lavoro di ore anche se il sistema operativo è corrotto o c’è un altro grave guasto che rende impossibile l’utilizzo del dispositivo.

In un comunicato stampa pubblicato sul proprio blog, l’azienda spiega che per utilizzare la novità è necessario scaricare l’app MEGA Desktop (Windows e macOS) e accedere all’account, quindi basta selezionare la directory in cui si desidera abilitare il backup automatico, fatto che la cartella cloud corrispondente verrà creata e aggiunta come sottocartella.

Una volta configurato il backup, ti basterà essere connesso a Internet affinché le directory e i file vengano caricati sul tuo account cloud ogni volta che viene apportata una modifica. È possibile accedere ai contenuti salvati da remoto tramite qualsiasi dispositivo, semplicemente accedendo all’account MEGA tramite il sito Web o l’applicazione.

MEGA Backup è abbastanza diverso dallo strumento di sincronizzazione in quanto è possibile modificare o eliminare file dal cloud senza che la modifica venga riprodotta sul computer, cosa che non accade con Sync. Attraverso il programma è possibile verificare in tempo reale lo stato di ogni file inviato all’account di salvataggio automatico

  • La nuova funzionalità è disponibile per tutti i piani offerti dall’azienda

Usi i servizi MEGA o altri servizi di Cloud Backup? Sei abbonato a qualche piano? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto!

Articolo precedenteAMD Ryzen 7045 e Ryzen 7040 saranno dotati di grafica RDNA 3
Articolo successivoWhatsApp, 500 milioni di numeri in vendita sul dark web