Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha chiesto alle autorità di regolamentazione di intervenire maggiormente contro le truffe di criptovaluta.

Le truffe di criptovaluta rappresentano un grosso problema per il quale le misure esistenti non sono sufficienti. Di questo è consapevole il Dipartimento del Tesoro e sta facendo pressione sul resto del governo degli Stati Uniti affinché si prendano provvedimenti. Il Tesoro ha pubblicato un rapporto in cui invita le altre autorità di regolamentazione federali a reprimere ulteriormente le truffe e le altre attività crittografiche illegali. I funzionari chiedono misure adeguate, indicazioni più chiare, aiuto per gli utenti di criptovalute affinché comprendano sia i rischi che gli strumenti di segnalazione a loro disposizione, oltre che un maggiore coordinamento tra le divisioni governative.

I sostenitori ritengono che la criptovaluta possa rendere più democratici i servizi finanziari rendendoli più accessibili ma secondo il Tesoro non ci sono molte prove a sostegno di questa affermazione ed anzi, il dipartimento ha scoperto che le famiglie a basso reddito sono particolarmente vulnerabili alle truffe: il 29% degli investitori in criptovalute ha infatti un reddito annuo inferiore a 50.000 dollari.

Il Tesoro non ha delineato una strategia concreta per combattere le truffe e le violazioni della sicurezza delle criptovalute, e le autorità di regolamentazione hanno opinioni spesso contrastanti su come governare gli asset digitali, per cui non è chiaro se questo intervento porterà a qualcosa o per il momento resterà fine a se stesso.

Certo è che l’argomento è di una certa rilevanza e non solo negli Stati Uniti.

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Carolina Napolano
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