Dettagli svelati sulla roadmap di Google per i SoC Tensor G4 dei prossimi flagship della serie Pixel 9, tra collaborazioni con Samsung e sviluppo autonomo.

Quando pensiamo a Google, la maggior parte di noi immagina il suo celebre motore di ricerca. Ma l’azienda, da sempre all’avanguardia tecnologica, sta cercando di lasciare il segno anche nel mercato dei chip mobile personalizzati. Con il lancio del Tensor G1, integrato nel Pixel 6, Google ha aperto una nuova pagina nella sua storia di innovazione.

Questo primo tentativo, per quanto promettente, non era completamente indipendente. L’azienda si è avvalsa della collaborazione della divisione LSI di Samsung, prendendo in prestito uno dei suoi progetti di riferimento. Con il Tensor G2, tuttavia, Google ha elevato il livello di personalizzazione, enfatizzando la performance nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’apprendimento automatico (ML).

Sebbene fossero circolate voci su un chip completamente personalizzato per il Pixel 9 nel 2024, recenti rivelazioni suggeriscono un rinvio di tali piani di un anno. Una fuga di notizie ha fornito dettagli intriganti sul futuro Tensor G4 e sull’approccio personalizzato di Google nell’ambito dei chip.

Il progetto ambizioso del chip “Redondo” per la serie Pixel 9, basato sulla tecnologia avanzata a 3 nm di TSMC, ha incontrato ostacoli. Nonostante i ritardi, Google non sembra voler accantonare completamente il progetto. “Redondo” servirà come modello di prova per il futuro SoC del Pixel 10 (Pixel X) del 2025, anticipando molti degli elementi chiave del prossimo chip “Laguna Beach”, attualmente in sviluppo con il nome in codice “Deepspace”.

Nonostante le sfide, l’obiettivo a lungo termine di Google rimane chiaro: lanciare il suo chip Tensor personalizzato con la serie Pixel 10 nel 2025. Ma ciò solleva una domanda cruciale: quale chip alimenterà il Pixel 9? Sembrerebbe che Google abbia scelto di mantenere la partnership con Samsung per un altro anno, optando per una versione avanzata del Tensor G3.

Fonti affidabili come Android Authority hanno rivelato che il Tensor G4 è conosciuto internamente come “Zuma Pro”, mentre il prossimo Tensor G3 per il Pixel 8 è denominato semplicemente “Zuma”. Questa nomenclatura suggerisce un’evoluzione diretta del Tensor G4 dal G3, con probabili incrementi prestazionali.

Il Tensor G3, comunque, promette di portare una ventata di novità. È previsto che il chip vanti 9 core di CPU in una disposizione 4+4+1, integrando tecnologie avanzate e una potenziale TPU migliorata con frequenze fino a 1,1GHz.

E, come retroscena, mentre il Tensor G2 è conosciuto internamente come “Whitechapel Pro”, il Tensor G1 era stato battezzato “Whitechapel”, mettendo l’accento sui miglioramenti dell’efficienza piuttosto che su significative crescite prestazionali.

Guardando al futuro, molti dettagli rimangono avvolti nel mistero. Tuttavia, se Google dovesse eguagliare, o persino superare, le prestazioni dei chip serie A di Apple, potremmo assistere a una rivoluzione nel mercato degli smartphone, con la lineup Pixel che emerge come un vero gigante tra i dispositivi Android.

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