Microsoft passa da MHz a MT/s per il calcolo della memoria nel Task Manager di Windows 11. Scopriamo il perché di questo cambiamento e cosa significa per il tuo PC.

Chiunque acceda spesso al Task Manager di Windows avrà notato che il calcolo in tempo reale dell’utilizzo della memoria del PC viene effettuato in “megahertz”, o “MHz”. Tuttavia, un aggiornamento di Microsoft per Windows 11 dovrebbe cambiare questa metrica, adottando “megatransfer al secondo”, o semplicemente “MT/s”. Il motivo di questa scelta, come sottolineato dal leaker PhantomOcean3 su X (ex Twitter), è quello di consentire a Microsoft di effettuare un calcolo più accurato del consumo di memoria durante le attività e le applicazioni in uso su un computer.

Come sottolineato nel post, il passaggio da MHz a MT/s è comparso nella build 22635.3570 della versione beta di Windows 11. Microsoft ha rilasciato la versione per il download esclusivo ai membri del programma Windows Insider, portando con sé funzionalità come la duplicazione delle schede in Esplora file e la sospensione temporanea della distribuzione Copilot, in seguito alle lamentele della comunità. E poi c’è la questione della modifica dell’unità di misura della memoria, come ha evidenziato la stessa Microsoft…

Windows 11: qual è la differenza tra “MHz” e “MT/s”?

Il cambiamento dell’unità di misura in questo caso è più di un semplice cambio di lettere. Il modello attuale “MHz” funziona in un formato di conteggio che comprende “milioni di cicli al secondo”, analizzando essenzialmente il tempo necessario a una memoria per cambiare il proprio stato da un punto all’altro.

In informatica, uno “stato” corrisponde a come un sistema si trovava prima dell’esecuzione di un’attività e dopo di essa. “Ad esempio, prima di aprire questa applicazione, Windows era in un modo, mentre dopo l’apertura dell’applicazione è cambiato in un altro”. La memoria del computer legge entrambi gli stati e consente di passare rapidamente da uno all’altro.

La nuova unità – MT/s – funziona in modo leggermente più approfondito: invece di concentrarsi sul cambiamento di stato, questo standard analizza “milioni di trasferimenti di dati al secondo”. In breve, la misurazione è più vicina al tempo reale e valuta i cambiamenti nel momento in cui si verificano.

Ok, ma perché Microsoft ha deciso di fare questo cambiamento ora? Beh, per via del mercato: le aziende di fama mondiale che producono chip di memoria – Kingston, Corsair, Intel, Micron, tra le altre – hanno già adottato il nuovo formato o sono in procinto di farlo, pubblicando addirittura pagine dedicate con chiarimenti sui loro siti web ufficiali.

Non solo il mercato sta migrando verso il nuovo standard – cosa che si sarebbe rivelata un problema per Microsoft se fosse rimasta con “MHz”, l’uso di “MT/s” come unità di misura è semplicemente migliore, in quanto è più approfondito nel calcolo dell’utilizzo della memoria durante le attività con un PC.

Questo perché l’utilizzo della memoria in MHz è vicino alla realtà, ma è un dato approssimativo e, man mano che le applicazioni acquisiscono nuove e più pesanti risorse, potrebbe essere necessaria una metrica più incisiva.

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