Di criptovalute ne conosciamo abbastanza, dove in qualsiasi momento della giornata guardiamo come il mercato è in crescita o in diminuzione anche a causa della crisi economica, ma oggi conviene investire sulle cripto?

Broker, imprenditori e persone comuni si affidano sempre di più a queste monete virtuali, investendo i propri soldi in modo da ampliare il proprio portafoglio, ma non è tutto oro quel che luccica, poiché qualche settimana fa abbiamo assistito ad un crollo (quasi totale) della cripto Luna Terra, dovuta anche ad una fase molto delicata a causa della guerra Russia-Ucraina.

Dopo la crisi economica, parla la Presidente della BCE, Christine Lagarde dichiarando a gran voce che i crypto asset “non valgono niente, ma con l’euro digitale sarà diverso”. Ebbene sì, dopo aver annunciato questa dure parole in tv olandese, la Presidente vorrebbe utilizzare l’euro digitale al posto delle criptovalute che non sono sicure per i cittadini.

Inoltre, la Presidente della BCE fa sapere a tutti il suo pensiero aggiungendo:

“La mia umile valutazione è che non vale niente, non si basa su niente, non c’è alcuna risorsa sottostante che funga da àncora di sicurezza. La Banca Centrale sarà d’accordo, penso che sia estremamente diverso rispetto a queste altre cose.”

Fabio Panetta, uno dei componenti del comitato esecutivo della BCE, durante un convegno che si è concluso al National College of Ireland, ha dichiarato – “Alla Bce tra 4 anni idealmente saremo pronti a emettere l’euro digitale, posto che la decisione se procedere non spetterebbe alla Bce ma alla commissione”.

Inoltre, ha paragonato i fondi pubblici “sicuri” rispetto alle stablecoin, poiché le criptovalute stabili implicano un rischio di vendite in preda al panico, come ad esempio quella di TerraUSD. Un euro digitale potrebbe essere la soluzione per tutti i paesi europei:

  • Aumenterebbe l’autonomia strategica;
  • Offrirebbe un mezzo di pagamento gratuito per tutti;
  • Aiuterebbe le persone a integrarsi con i sistemi di pagamento digitali.

L’emissione di un euro digitale utilizzabile per i pagamenti può sembrare una scelta poco utile o anche eccessiva, data l’ampia disponibilità per i consumatori europei nell’utilizzare strumenti privati di pagamento digitale quali i depositi bancari, le carte di credito, le applicazioni per dispositivi mobili.

L’euro digitale dell’Europa

Secondo alcuni portavoce della BCE, lo sviluppo dell’euro digitale dovrebbe iniziare entro la fine del 2023, costatandosi molto più di una semplice criptovaluta, grazie anche al suo valore legata alla Banca Centrale Europea. Inoltre, i cittadini europei vorrebbero un euro digitale che salvaguardasse la privacy, più sicuro e che possa essere utilizzato su tutto il territorio. L’euro digitale non arriverà prima del 2026.

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Enrico Maiorino
Appassionato di tecnologia da quando avevo 13 anni, sono appassionato anche di fotografia, finanza e criptovaluta. Naturalmente non manca anche il buon cibo!