Quante volte abbiamo detto “Avrei dovuto registrarti” oppure “Ricordi cos’ha detto a fine lezione/incontro? Ho avuto un calo di attenzione” o anche “Non ho fatto in tempo ad appuntarmi tutto quello che ha disposto. Era un fiume in piena”. A me capita spesso di avere l’ispirazione per scrivere qualcosa ma di non avere a portata di mano un supporto su cui scrivere ed ecco che le parole giuste sfumano fra mille pensieri. Certo, potrei usare l’app di registrazione vocale dello smartphone; ma è veramente pratico farne un uso regolare? A mio parere no.

Il primo punto a sfavore dello smartphone in questo caso è l’ovvia interruzione o interferenza causata dall’arrivo di una telefonata. Poi, dobbiamo anche considerare altri aspetti, ad esempio il consumo di batteria, la quantità di materiale archiviabile, la rapidità di accesso al servizio.

Il registratore vocale TileRec di Atto Digital è piccolissimo e leggerissimo. Molto discreto, può essere tenuto in mano, poggiato sulla scrivania, legato al polso o attaccato ad una borsa, infilato in un taschino, inserito in un portafoglio o fra i fogli del blocco d’appunti. Si presta dunque in molteplici situazioni, durante una riunione al lavoro o una lezione universitaria; durante l’elaborazione di un progetto in team, sia nella fase iniziale, quando si presentano le idee e si buttano giù i primi punti, sia durante la realizzazione, per le modifiche da apportare o per prendere nota delle possibili migliorie.

Può essere usato anche in ambito privato, per ricordare momenti, parole, suoni. Pensiamo alle prime parole dei nostri figli, ai loro discorsi, ai racconti dei nostri genitori e dei nostri nonni. Penso a mia madre, grande narratrice e una vera memoria storica in grado di far rivivere con racconti dettagliati momenti di vita quotidiana dei miei nonni (classe 1908/1910) e della sua infanzia. Ricordi, narrazioni che rappresentano un vero tesoro “culturale” di inestimabile valore, la vera storia, quella vissuta. E se per i più giovani si tratta di una vita fa, per alcuni è poco più di ieri.

Ricordo le mie lezioni universitarie di Antropologia culturale e le terribili registrazioni audio che ci facevano ascoltare. Beh, la tecnologia ha fatto passi da gigante e TileRec ne è un concentrato!

Il dispositivo è in grado di catturare tutti i suoni in un raggio di 4/5 metri, 15 piedi, a 360 gradi. Il suono è molto chiaro, di alta qualità; sono udibili tutti i suoni, compresi rumori di sottofondo. Ha una memoria interna di 8 GB che dovrebbe garantire la registrazione di circa 145 ore. Registra in formato MP3 con velocità di 128 Kbps.

TileRec è molto semplice da usare ed ha un solo tasto REC per il funzionamento. Quando lo spegniamo salva automaticamente il file audio. Può essere usato in modalità di registrazione continua oppure con attivazione vocale attraverso un sensore del microfono che avvia la registrazione solo quando viene rilevato un suono, in modo da risparmiare memoria. Per poter scegliere la modalità è necessario accedere alla cartella Record del dispositivo dopo averlo collegato ad un PC.

La durata della batteria da 240 mAh è di 24 ore (anche con uso ininterrotto) con una ricarica completa, per la quale occorre un ora e mezza circa. Può registrare anche mentre è in ricarica, in modo da non perdere alcuna informazione e da svolgere più attività contemporaneamente. Attraverso il cavo è collegabile ad un dispositivo per poter ascoltare la riproduzione dei file audio. TileRec è compatibile con Windows, iOS e  Android.

È molto resistente, quindi non dobbiamo temere di rovinarlo o di perdere le nostre registrazioni. Infatti ha una custodia in alluminio ricavata da materiale riciclato. Lanciamo dunque un occhio, come sempre, anche all’ambiente e non solo per il materiale di realizzazione; a ben pensare infatti se registriamo invece di prendere nota su supporto cartaceo risparmiamo anche carta.

TileRec si presenta dunque come un dispositivo molto funzionale e di buona qualità. Trova utilizzo in diversi ambiti, dallo studio al lavoro fino alla sfera personale. La registrazione è surround, HQ, ha un’ampia compatibilità, un’ottima portabilità, una buona memoria, una batteria che gli permette di registrare per un giorno intero ed è molto resistente oltre che discreto; in più è veramente semplice da usare, soprattutto con la comodissima modalità ad attivazione vocale.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.