Il gioco multiplayer The Last of Us è a rischio. Naughty Dog, la software house dietro il progetto, riduce il personale, tagliando contratti e posizioni per contenere i costi

In un’industria dove l’innovazione e l’entusiasmo per i nuovi progetti sono spesso al centro delle attenzioni, notizie di rallentamenti e licenziamenti possono colpire come un fulmine a ciel sereno. Naughty Dog, il famoso studio di videogiochi con sede a Santa Monica, California, sembra essere immerso in acque turbolente.

Recenti segnalazioni indicano che The Last of Us, uno dei titoli multiplayer più attesi, potrebbe essere in una situazione di stallo. Una mossa sorprendente, specialmente considerando la popolarità e l’acclamazione della sua modalità storia in passato.

Il sito web Kotaku ha rivelato che, all’interno dello studio, sono stati attuati tagli significativi che hanno interessato vari reparti, dall’arte alla produzione. Tra i più colpiti ci sono quelli del controllo qualità, con fonti che indicano che almeno 25 sviluppatori sono stati informati del loro imminente licenziamento. Considerando che a luglio i dipendenti di Naughty Dog erano oltre 400, questo rappresenta un drastico cambiamento in termini di forza lavoro.

Tuttavia, il fatto che il gioco non sia stato ufficialmente cancellato potrebbe portare una luce di speranza per i fan che attendono con impazienza ulteriori aggiornamenti sul progetto. Ma le notizie sull’interruzione dello sviluppo, combinate con le voci su presunti problemi di progettazione, lasciano poco spazio all’ottimismo.

In un’industria in continua evoluzione, le aziende devono spesso prendere decisioni difficili per rimanere competitive. Tuttavia, il licenziamento di una parte significativa dello staff solleva interrogativi sulla direzione futura dello studio e sullo stato dell’intero settore. Questo perché Naughty Dog non è l’unico gigante a subire tagli: 343 Industries, lo studio dietro il leggendario Halo, ha anche annunciato licenziamenti di massa all’inizio dell’anno.

Il clima diventa sempre più teso nell’industria videoludica, con giganti come Electronic Arts, Ubisoft, Epic Games ed Embracer che recentemente hanno fatto notizia per simili decisioni aziendali. La crescente incertezza, combinata con le preoccupazioni per il futuro del settore, ha creato un ambiente in cui molti sviluppatori guardano al futuro con apprensione.

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Team CEOTECH
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