Jabra è un nome storico tra le aziende di auricolari, ricordo ancora con piacere i miei primi auricolari bluetooth che utilizzavo con il SONY ERICSSON T715 nei primi anni 2000, quindi sono molto curioso di provare queste cuffie in-ear.

Contenuto della confezione

Troviamo i Jabra Elite 5 riposti all’interno di una confezione pulita e semplice, quasi interamente priva di plastica e altamente riciclabile, in cui contenuto comprende: gli auricolari nella loro custodia di ricarica, tre dimensioni aggiuntive di cuscinetti in silicone e un cavo di ricarica da USB-A a USB-C corto, di colore abbinato agli auricolari.

Non sono presenti né una guida rapida né delle istruzioni dettagliate, particolare apprezzabile per limitare lo spreco di carta. Basterà infatti scaricare l’app di Jabra per Android e iOS per essere guidato attraverso tutte le varie funzioni, controlli e impostazioni di Elite 5. C’è anche un collegamento a un manuale completo disponibile nell’app.

Design

Jabra Elite 5 ha un aspetto praticamente identico a tutti i nuovi modelli di Jabra e ad altri modelli concorrenti disponibili sul mercato, con una superficie esterna a forma di triangolo arrotondato semplice ed elegante, che funge anche da pulsanti fisici e una forma ergonomica molto scolpita.

Il corpo è in plastica liscia, gli auricolari non sono stati progettati per l’uso sportivo in sé, ma è chiaro che Jabra ha cercato di adattarli anche per questo tipo di utilizzo.

Il modello in recensione sono nell’elegante combinazione di colori oro/beige, ma è disponibile una versione titanio/nero.

Jabra ha assegnato a Elite 5 un grado di protezione IP55, per la resistenza all’acqua e alla polvere, che è una protezione più che sufficiente per gli allenamenti, ma non abbastanza da utilizzarli in condizioni estreme o di bagnarle.

La custodia di ricarica, che supporta anche la ricarica wireless, ha un classico design ampio e non compatto, con un coperchio che si apre di 90°. Gli auricolari entrano ed escono dai loro alloggiamenti tramite aggancio magnetico, e si ricaricano all’interno della custodia.

Funzioni e prova

Indossati, i Jabra Elite 5 sono decisamente comodi, se ovviamente sopportate gli auricolari in-ear.

I controlli sui padiglioni sono facili da trovare, ma soprattutto da premere e hanno un eccellente feedback tattile, restituendo un clic pronunciato ad ogni pressione. Forse, personalmente, avrei preferito dei controlli touch.

La modalità trasparenza è eccellente. I suoni ambientali vengono tranquillamente rilevati dal nostro orecchio, permettendoci comunque di ascoltare la nostra musica preferita.

Sul padiglione dell’auricolare, abbiamo tutti i comandi di cui abbiamo bisogno: riproduzione/pausa, brano avanti/indietro, volume su/giù, risposta/fine chiamata, modifiche alla modalità ANC e accesso anche all’assistente vocale.

Per impostazione predefinita, i comandi sono assegnati a gesti di clic specifici su ciascun auricolare, che si possono facilmente imparare dopo un paio di utilizzi, ma se vogliamo, possiamo personalizzarli a nostro piacere tramite app Sound+ di Jabra.

Chi utilizza Spotify, può abilitare Spotify Tap, una funzione che consente la riproduzione immediata di playlist dal nostro account.

Interessante e utile la funzione che mette in pausa automaticamente il brano se si rimuove un’auricolare, peccato però che il brano non riprenda da solo la riproduzione se ci si rimette la cuffia.

È possibile utilizzare entrambi gli auricolari o solo uno alla volta e questo funziona sia per le chiamate che per la musica, limitando però le opzioni di ascolto disponibili.

I Jabra Elite 5 sono eccellenti per le chiamate, sia all’interno che all’esterno, grazie ai 6 microfoni, con risultati sia per chi ascolta che per chi parla, davvero ottimi.

Jabra Elite 5 offrono un suono chiaro ed equilibrato, che funziona con un’ampia varietà di generi. Tuttavia hanno una risposta ai suoni decisamente neutra e piatta, con pochi bassi. Per poterli enfatizzare a dovere bisognerà trovare il giusto compromesso di equalizzazione tramite le impostazioni dell’app Sound +.

Va segnalato che i Jabra Elite 5 sono dotati di aptX di Qualcomm oltre ai codec AAC e SBC.

Il sistema ANC ibrido funziona per sopprimere un’ampia gamma di suoni esterni. Nonostante non sia particolarmente avanzato come sistema ANC, se paragonato ad altri competitor, fa il suo dovere e lo fa in modo efficace.

La modalità Trasparenza, che si può regolare per far entrare del suono esterno, è eccellente. Potremo sentire tutto chiaramente.

È possibile passare rapidamente da una modalità all’altra con un solo clic e l’app Sound+ ti offre la possibilità di scegliere tra ANC, trasparenza e opzioni di spegnimento.

Jabra Elite 5 permette di richiamare gli assistenti del nostro telefono, o anche assistenti di terze parti come Amazon Alexa, anche tramite comando vocale, ma tale funzione è disponibile solo con Google Assistant o Amazon Alexa. Per i possessori di iPhone, Siri può essere richiamata solo manualmente, mentre non è supportato l’utilizzo dell’assistente di Google su iOS.

Durata della batteria

Con ANC attivato, si arriva a 7 ore di ascolto e fino a 28 ore totali se si utilizza la ricarica della custodia. Autonomia ottima se paragonata agli AirPods Pro. Se si rinuncia alla funzione ANC, Jabra Elite 5 arrivano a 9 ore di ascolto e 36 ore con la ricarica.

Grazie al sistema di ricarica rapida, avremo un’ora in più di utilizzo per 10 minuti nella custodia di ricarica.

Conclusioni

Devo dire che i Jabra Elite 5 mi hanno sorpreso. Hanno un’impressionante costellazione di funzionalità, grande comfort per chi ama gli auricolari in-ear e tonnellate di personalizzazioni.

Il prezzo forse è la nota dolente, in quanto si aggira intorno ai 150€. Non posso definirlo elevato, ma nemmeno a buon mercato.

Sono comunque approvati per chi cerca auricolari di questo tipo, anche se difficilmente io, come utente Apple, rinuncerei ai miei AirPods.

Li potete trovare su Amazon a questo link: https://amzn.to/3SBnZV8

7.9 / 10 Voto Finale
DESIGN & MATERIALI7.5
AUDIO8
AUTONOMIA9
USO GENERALE8
QUALITÀ PREZZO7
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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.