La questione della verifica dell’età dei minori che accedono ai siti pornografici è al centro del dibattito da tempo in diversi Paesi, anche negli Stati Uniti. Lo stato della Louisiana ha approvato una legge che obbliga PornHub, YouPorn e in generale i siti porno a verificare l’età dei visitatori attraverso la patente di guida.

Uno dei problemi con i principali siti pornografici è legato all’accusa di non offrire un sistema efficace di verifica dell’età per impedire ai minori di accedere ai loro contenuti.

Negli Stati Uniti questa spinosa questione è sul tavolo da tempo ma lo Stato della Louisiana ha deciso di rispondere con una misura locale. Il disegno di legge 142 della Camera dei Rappresentanti dello Stato della Louisiana impone ai siti web per adulti di filtrare i visitatori attraverso una “ragionevole verifica dell’età“, pena sanzioni legali.

La legge, firmata nel giugno 2022, è entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Secondo la legge, le piattaforme X possono richiedere ai visitatori di mostrare una carta d’identità digitale o una foto del proprio documento d’identità. Una terza opzione è quella di utilizzare un qualsiasi metodo che si basi su dati transazionali pubblici o privati per verificare l’età della persona. 

In pratica, i siti porno possono utilizzare informazioni bancarie, sulle carte di credito, sulle assicurazioni, sull’occupazione, per fare alcuni esempi, che potrebbero indicare l’età degli utenti. Finora pare che l’opzione favorita da PornHub e da altri siti sia quella di richiedere la patente di guida.

Dunque, tutti i visitatori di PornHub, YouPorn, Brazzers o RedTube devono collegarsi a una piattaforma partner, AllpassTrust, e dopo aver creato un account sulla piattaforma possono collegare il proprio profilo a LA Wallet, un’applicazione governativa offerta dallo Stato della Louisiana per ottenere una copia digitale della patente di guida. Una volta in possesso del documento, AllpastTrust può certificare l’età del visitatore e autorizzarlo ad accedere ai siti pornografici.

La legge stabilisce che le società di verifica dell’età, in questo caso AllpastTrust, “non conservano alcuna informazione di identificazione personale… una volta concesso l’accesso“. PornHub afferma che non vengono raccolti dati. Gli utenti dunque devono necessariamente affidarsi a queste terze parti e confidare nella protezione dei propri dati, in un momento in cui le minacce informatiche si moltiplicano. Va notato però, che come spesso accade, il modo di aggirare il problema c’è, ovvero usare una semplice VPN.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.