Ciao amici e revot3ch a tutti!

Siamo sempre ad inseguire l’ultimo iPhone uscito, l’ultimo Android con 12 fotocamere e  Snapdragon top di gamma, sempre a confrontarci inviandoci gli screenshot della batteria dei nostri top, delle foto in notturna, perché il mio fa, perché il mio ha …

poi arriva un prodotto come questo: Bruttino, vintage, non è un top di gamma e … dà la paga a tutti! Un pò come…avete presente quella ragazza che non è bella però ti prende, ti entra nel cervello…e alla fine ci passeresti insieme tutta la vita!

In confezione troviamo l’alimentatore da 22,5 W per una ricarica veloce, il cavo usb-c usb-c il tupperello per la rimozione della sim e un adattatore usb-a usb-c.

Finalmente per la gioia dei Nopadella abbiamo in mano un device compatto, leggero, sottile e tranquillamente usabile ad una mano. Ha un design lineare, finalmente simmetrico in tutti e 4 i bordi, non ha il notch ma il buco mentolato.
Il retro è in alluminio riciclato al 100% e ricoperto da una plastica porosa che migliora il grip e gli permette di avere la ricarica wireless e la certificazione ip68.
Certo, lui non è fashion e ne va orgoglioso. In basso troviamo lo spekaer di sistema, la porta usb-c e il microfono, di lato il volume rocker e il tasto power, altro lato carrellino per 1 nano sim, e in alto altro microfono. Era da tempo che non mi trovavo così comodo ad usare un device. Prova jeans superata alla grande, anzi ogni tanto dovrete controllare perché vi sembrerà di non avere nulla in tasca.

Sul fronte troviamo un bellissimo display OLED da 6 pollici FHD+ a 90 hz, ricoperto da gorilla glass. Un pannello di qualità, con ottimi angoli di visione e un ottima calibrazione dei colori. I 6 pollici sono il giusto compromesso tra usabilità e piacevolezza nella visione dei contenuti multimediali. E poi vogliamo parlare dei tocchi vintage, come il lettore delle impronte sul retro che può essere usato con degli swipe per interagire all’interno del sistema, come ad esempio per tirare giù la tendina. Come sapete a noi non piace dietro ma lui è così, un po’ stronzetto ma veloce e preciso.

Sotto al cofano non ha bisogno della super potenza di un 865, basta uno snapdragon 765G, 8 gb di ram lpddr4x e 128 gb ufs 2.1 non espandibili. Qui però Google ti potevi sforzare di montare memorie più aggiornate e che lazzo!

Abbiamo la connettività 5G, il Wi-Fi ac, il Bluetooth 5.1, l’ NFC e il supporto alle eSim. Manca il jack audio da 3,5 millimetri e la porta USB-C con supporto video. Al netto di queste mancanze però è uno smartphone che fa paura, per velocità, burrosità delle animazioni, ottimizzazione, non soffre mai, nemmeno sotto condizioni di stress intenso. A bordo troviamo Android 11 e un supporto nativo a futuri aggiornamenti garantiti per almeno 3 anni. La sensazione di utilizzo tra hardware e software è da primo della classe in ambito Android e ricorda iPhone sotto questo aspetto.

Le apps si aprono in un lampo, mai un incertezza, i giochi girano perfettamente anche se in alcuni ho notato un abbassamento del frame rate.

Android stock, non è un software per tutti. Ci sono però alcune chicche presenti solo sui pixel come la funzionalità di Condivisione nelle vicinanze per trasferire file velocemente (la stessa cosa che fa AirDrop per iPhone), Poi è possibile automatizzare alcune routine come l’attivazione del silenzioso quando collegati ad una determinata rete Wi-Fi o geo-localizzati in un preciso luogo, l’always-on display e la sezione dedicata a “Stili e Sfondi” per personalizzare secondo il proprio gusto l’interfaccia grafica con icone, colori principali e font. Gli sfondi del pixel sono in assoluto i più belli del mercato.

Un software che ci piace parecchio. Senza fronzoli, inutilità, concreto, quello che serve c’è e pixel 5 lo esegue perfettamente.

L’audio dallo speaker di sistema è buono e in accoppiata alla capsula auricolare nascosta sotto al display produce un discreto suono stereo. In chiamata sentiamo bene anche se preferiamo le capsule scoperte.

Ricezione ottima 4 tacche nel bagno bunker del mio ufficio e riaggancio della cella immediato in caso di perdita di segnale

Ma passiamo al reparto fotocamere.

Google ci dimostra ogni anno come con poche cose riesce sempre ad essere tra i top.

Troviamo la solita fotocamera da 12,2 megapixel ƒ/1.7 stabilizzata otticamente e un sensore grandangolare da 16 megapixel ƒ/2.2. Scompare lo zoom che ora viene fatto egregiamente via software.

La qualità del sensore principale è eccezionale, non ci sono lazzi. Ottima definizione, ottimo bilanciamento dei colori e ottima gestione delle luci. Il tutto è accompagnato da modalità notturna che rimane il benchmark per tutti e che ora si attiva in automatico e che può trasformarsi in uno strumento per fotografare il cielo e le stelle. Anche la modalità ritratto funziona in modo egregio ed ora è dotata di una nuova funzione per scegliere come illuminare il volto. Le foto sono belle in tutti i contesti di luce. Così come i video che arrivano al 4K a 60fps. Quest’anno è stato implementato un menù per selezionare diversi livelli di stabilizzazione: uno stile treppiede, una modalità action e una per un movimento cinematico, praticamente lo slow motion.

La fotocamera frontale è da 8 megapixel e produce ottime foto ed un ottima se non la migliore modalità ritratto.
Insomma foto e video sono al top, ma anche qui va fatto lo stesso discorso fatto per Apple. Ormai la concorrenza è agguerrita ed ha in alcuni casi affiancato i pixel. Google è ora di progredire. Sveglia!

Un aspetto che mi ha sorpreso rispetto ai pixel degli scorsi anni è l’autonomia. 4080 mAh lo portano ad essere in assoluto il pixel con La miglior autonomia. 6 ore e 30 di display in scioltezza sottorete dati con un residuo del 30% a sera per poter così uscire con dolce e casta donzella. Supporta la ricarica wireless anche inversa e la ricarica rapida a 22,5 W. Anche qui Google sono un po’ pochini 22W quando gli altri brand arrivano a 65W. Vero google???

Amici concludendo

L’unico difetto di questo device sapete qual è? non è disponibile in Italia (Kaddetto). Importandolo da amazon uk, o germania o francia costa sui 700 euro circa che sono troppi per un hardware così ma qui bisogna fare un ragionamento

Google ma vaffanZoom!!

Sappiamo che a google di vendere telefoni non importa una cippa.
Che per far girare perfettamente questo device non serve un super hardware. Quindi?

Quindi Google Pixel 5 è uno smartphone spettacolare da usare ogni giorno, equilibrato in tutto ciò che fa, ed uno degli unici con questa maneggevolezza, dimensioni e peso.

Software e fotocamera sono i punti cardine sulle quali si basa l’esperienza pixel e da quest’anno ne aggiungerei un terzo. L’autonomia.
Se siete amanti dei device tascabili ed amate l’esperienza pixel questo è il device che fa per voi. Mia nonna mi diceva sempre che il pixel è una scelta, non è mai un ripiego.

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Saluti da Zio Bob Hax e Pasqui

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1 commento

  1. Dopo averne sentite di tutti i colori su questo nuovo Pixel, eccolo finalmente giunto nelle sapienti mani dello Zio Bob e di Pasqui per una recensione “alla RevoT3ch”, che permetterà quindi a chiunque di farsi un’idea più che precisa su questo device, e di scoprirne ogni aspetto.
    Pixel, da quando è uscito il modello 1, è sempre stato la pietra di paragone con la quale tutti, prima o poi, si sono dovuti confrontare, e questa versione 5, sulla carta, non è da meno; questo comporta sempre molte aspettative (alcune alimentate ad arte dai “rumors”) ad ogni nuova uscita da parte di Google.
    “Di tutti i colori”, dicevo, ma a quanto pare il Pixel 5 esce con l’unica colorazione “verde acqua” (scusatemi, io per i colori sono una frana…), retro ricoperto in plastica (che però non mi sembra molto oleofobico…), sensore sul retro (ma non così retrò come vorrebbero farci credere…). Niente look accattivante o trasgressivo, quindi… però questo non lo considero per forza un punto negativo, perché gli altri smartphone (belli, bellissimi, tutti di vetro che è un peccato coprirli con una cover) sono sempre molto delicati ed hanno spesso fotocamere sporgenti che li fanno traballare se usati su un tavolo (e quindi la cover, che protegge e stabilizza tutto, serve), mentre, nel Pixel, la cover ha la tripla utilità di proteggerlo, renderlo più stabile e farlo più “bello” esteticamente (e si può scegliere quella che si vuole, al contrario delle colorazioni…).
    Se l’aspetto sembra abbastanza dimesso e anonimo, non si può assolutamente dire lo stesso per l’esperienza d’uso: con una diagonale di 6″ (FINALMENTE!) è il più maneggevole device attualmente sul mercato, e con il sistema operativo “che più stock non si può”, la Pixel Experience (che chiunque, almeno una volta nella vita, deve sperimentare), fa fare un salto di qualità inimmaginabile… Fluidissimo e scattante (lo definirei “lag-less”), con una batteria che porta sempre a sera senza alcun problema. Come da tradizione, il comparto fotografico è al top (sia come foto che come video, in tutte le ambientazioni diurne e notturne); ma, appunto, la tradizione, se non serve come punto di partenza per l’innovazione, alla lunga diventa obsolescenza, ed altri brand (oltre la solita Apple) hanno dispositivi che forniscono prestazioni analoghe; quindi Google dovrebbe, una buona volta, fare un deciso passo in avanti verso qualcosa di nuovo, in modo da “alzare l’asticella” e ridiventare l’unico punto di riferimento.
    Tutto bene, quindi? Beh, non proprio, perché, come da tradizione Google (che personalmente non condivido nella maniera più assoluta), il Pixel 5 non verrà commercializzato in Italia; è vero che si può acquistare dalla Germania, ma per qualsiasi problema sarà sempre lì che lo dovremo mandare… Insomma, Google, dell’Italia proprio non te ne frega nulla? Se lo portassi qui, potremmo anche passare sopra al prezzo (non esattamente a buon mercato, anche tenendo conto di quello che offre).
    Concludendo, questo Pixel è un device senza fronzoli inutili, ma tremendamente “concreto” e di sostanza, che fa delle prestazioni il suo vero punto di forza. Non è per tutti, ma chi lo prova non torna più indietro.
    Se ci pensate , esattamente come RevoT3ch…

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