Asus ROG Strix Impact III è un mouse gaming tra i più leggeri sul mercato (soli 59gr), utilizza i ROG Micro Switch e un buon sensore PixArt da 12000 DPI per garantire la massima precisione anche nei micro movimenti.

A metà 2023, Asus ha lanciato nel nostro mercato la nuova versione di un prodotto apprezzato dagli utenti ROG, ovvero il nuovo Asus ROG Strix Impact III. Si tratta di uno dei mouse gaming più leggeri presenti sul mercato, in più, il prezzo è accessibile a molti utenti. È un mouse che durante le prove mi ha dato tante soddisfazioni, mi ha anche colpito il suo design quasi da ibrido che abbina l’aspetto gaming a quello lavorativo in modo convincente. Adesso direi che è meglio passare alla recensione, ci sono un bel po’ di cose da dire su questo Asus ROG Strix Impact III!

Specifiche tecniche Strix Impact III:

  • dimensioni e peso: 126 x 62 x 39 mm, 59gr;
  • sensore: PixArt PAW3311;
  • risoluzione: 100 – 12000 CPI;
  • polling rate: 125/250/500/1000 Hz;
  • numero tasti: 5 + 1 (tasto DPI);
  • switch: ROG Micro Switch;
  • lunghezza cavo: 2 metri;
  • materiale cavo: 100% Teflon PTFE;
  • software: Asus Armoury Crate.

Confezione

La confezione dell’Asus ROG Strix Impact III contiene lo stretto necessario ma, come da tradizione per i prodotti ROG, l’esperienza di unboxing è davvero scenografica (per quanto possibile in questa fascia di prezzo)! È vero, una bella confezione non fa il prodotto, ma la cura riposta nel packaging ci permette di capire che il produttore non ha “snobbato” questo prodotto nonostante la sua fascia di prezzo. Nella confezione troviamo: il mouse, una cinghia per avvolgere il cavo e la manualistica rapida.

Design ed ergonomia

Asus ROG Strix Impact III ha un’estetica semplice, ed è proprio in essa che trova il suo punto di forza principale. Con “semplicità” non intendo dire che abbia un design banale, tutt’altro, Asus ha lavorato per migliorare gli aspetti che la community non aveva gradito del predecessore. Questa terza versione apporta delle migliorie interessanti, innanzitutto, ai lati troviamo due zone con texture zigrinata che conferiscono un maggiore grip e controllo dei movimenti del mouse, è praticamente impossibile che vi sfugga dalla mano anche se essa dovesse risultare particolarmente sudata. Il resto del corpo è realizzato in plastica opaca che svolge un discreto lavoro nel nascondere le impronte, il bello è che basta utilizzare un panno in microfibra per pulire la plastica in pochi istanti.

Per il piacere di molti, il ROG Strix Impact III non segue la moda della struttura a nido d’ape (honeycomb), ma predilige linee chiuse che consentono di sfoggiare un fantastico logo LED RGB completamente personalizzabile tramite software (ma ci torneremo dopo). Il mouse ha una forma neutra, ma i tasti sul lato sinistro ci fanno capire che è un prodotto per destrimani, però; se non siete soliti utilizzarli, può andare bene anche ai mancini a patto di accettare questo piccolo minus.

La qualità realizzativa del prodotto è buona, la plastica utilizzata è di buona fattura e il trattamento opaco gli conferisce un’aspetto premium; è un mouse che poggiato sul tavolo fa la sua bella figura. Ma lasciatemi ritornare un attimo sui LED, le zone luminose sono solo due: la rotella e il logo ROG. Alcuni di voi sapranno che non sono un fan dei LED RGB, ma su questo mouse sono particolarmente gradevoli. Impostando un livello medio di retroilluminazione, i colori sembrano stampati nella plastica diventando un tutt’uno con essa; un’effetto complesso da descrivere a parole ma dal vivo è molto bello, le immagini allegate posso aiutare a rendere il concetto.

Esperienza d’uso

Prima di parlare di come mi sono trovato con Asus ROG Strix Impact III, vorrei fare un breve accenno al cavo ROG Paracord. Il materiale impiegato è teflon, esso consente di non fare aggrovigliare mai il cavo e di ottenere la massima scorrevolezza; il Paracord funziona molto bene ma, se proprio devo essere pignolo, al tatto non è il più premium dei materiali. Per rendere l’idea più perspicua, propongo un paragone banale ma immediato: “avete presente i lacci dei pantaloni della tuta? Ecco, al tatto l’effetto è praticamente lo stesso”. L’aspetto interessante del Paracord è che potete decidere voi quanto rendere spesso il cavo, basta scorrere le dita sul cavo per renderlo più snello, per ottenere la massima scorrevolezza, oppure più spesso, per aumentare di poco l’attrito con la superficie. In tal modo potete trovare il perfetto bilanciamento per il vostro stile di gioco. Anche i quattro piedini sono realizzati in PTFE al 100%, offrono un’ottima scorrevolezza su tutte le superfici; una bella combo abbinati al cavo Paracord.

All’interno dell’Asus ROG Strix Impact III troviamo hardware interessante, questa volta gli switch ROG Micro Switch Gen 1 sono accompagnati da un sensore ottico Pixart PAW3311 dalle prestazioni notevolmente migliori rispetto il predecessore. Il Pixart PAW3311 può arrivare fino a 12000 DPI, il doppio del predecessore, ma l’aspetto interessante è che offre una velocità di 300 ips, contro i 220 dello Strix Impact II, e un’accelerazione di 30g. Premesso che l’utilizzo del mouse a 12000 DPI sia poco frequente, un valore così elevato può comunque rivelarsi utile! Un DPI massimo così elevato consente al mouse di rilevare con maggiore precisione nei micro movimenti, offrendo un controllo più accurato e responsivo. Ho effettuato alcuni test tecnici e posso confermare che i DPI impostati via software sono vicinissimi a quelli reali; c’è una piccola variazione ma è assolutamente trascurabile, variazioni così ridotte rientrano nel margine di errore del benchmark stesso. Quindi, il sensore Pixart PAW3311 è promosso.

Nell’utilizzo in gioco è un mouse molto piacevole da usare, non solo per via del peso piuma di 59gr ma anche per i click veloci e precisi dati dai ROG Micro Switch Gen 1. Mi fa piacere vedere che Asus non abbia abbandonato questa tech, si tratta di switch proprietari privi di gap tra switch e tasto ottenendo così zero ritardo tra la pressione del tasto e l’effettiva ricezione dell’input; ottima la consistenza del suono dei tasti destro e sinistro, molto piacevoli e dal sound clicky! I due tasti laterali sporgono a sufficienza da non dare fastidio e quanto basta per essere sempre pronti alla pressione (qui sono switch “normali”). I ROG Micro Switch Gen 1 sono realizzati con design push-fit, ovvero, con tre pin che permettono di staccare e cambiare lo switch in caso di rottura, o semplicemente di cambiarli con altri di nostra preferenza.

Software e personalizzazione

Come software per la gestione del Impact III troviamo Armoury Crate, l’applicazione che da anni fa da centro di controllo per le periferiche e prodotti della linea ROG; se avete più prodotti ROG è una bella comodità avere un solo hub per controllare tutto. Per questo mouse specifico troviamo:

  • Aura Sync, per la gestione dell’illuminazione del dispositivo, oppure, sincronizzare tutti i dispositivi ROG compatibili per un’effetto scenografico;
  • controllo e mappatura di ogni tasto, con possibilità di realizzare profili differenziati e accessibile anche tramite scorciatoia (personalizzata);
  • gestione LED RGB, sincronizzata o indipendente tra rotella e logo;
  • possibilità di attivare la modalità Snap.

Considerazioni finali

Asus ROG Strix Impact III è un buon prodotto soprattutto per coloro che sono alla ricerca di un mouse dalla forme semplici, che non rinuncia all’illuminazione LED RGB, combinate a dimensioni compatte e ottima leggerezza (59gr); il prezzo listino di 49,99€ è adeguato. Per diversi mesi su piattaforme come Amazon, il suo prezzo si era assestato sui 39,99€, prezzo a cui mi sento di consigliarvi l’acquisto di questo mouse, non perché non valga il prezzo di listino, anzi, ma solo perché attualmente allo stesso prezzo trovate l’ottimo ASUS TUF Gaming M4 Air, un mouse che offre prestazioni più elevate anche se usa un design a nido d’ape che non piace a tutti (me compreso). Estremamente positivo che Asus riesca ad offrire prodotti di livello e differenti tra loro, in modo da accontentare un po’ tutti gli utenti.

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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.