Le fotocamere compatte per gli appassionati hanno fatto molta strada dal lancio della Canon PowerShot G7 X del 2014. Quel modello, insieme al suo successore G7 X Mark II, era inizialmente indirizzato ai fotografi desiderosi di viaggiare leggeri senza scendere a compromessi nella qualità delle immagini. Per capitalizzare tale popolarità, la G7 X Mark III offre tutta una serie di tecnologie dedicate ai filmati, anche se ci sono state diverse altre modifiche. Le principali novità includono un inedito sensore ‘stacked’ da 1 pollice e 20,1 megapixel, oltre a un processore di immagine DIGIC 8.
La lente è la stessa della G7 X Mark II, con una gamma di 24-100 mm se si ragiona in termini di 35 mm e un’apertura di f/1,8-2,8. La nuova accoppiata di processore e sensore consente un certo guadagno negli scatti in sequenza. È ora possibile avere 20 fps a risoluzione piena, mentre la nuova modalità Raw Burst a 30 fps permette di catturare le immagini ancora più velocemente. La registrazione 4K senza il ritaglio è stata aggiunta alla precedente registrazione Full HD, con quest’ultima che arriva a 120p per lo slowmotion.
Ci sono anche la registrazione verticale e lo streaming live su YouTube, così come porta microfono e un filtro ND all’interno della lente per aiutare a bilanciare l’esposizione. La G7 X Mark III non ha un viewfinder elettronico o una slitta hotshoe, anche se il touchscreen da 3 pollici può essere ruotato per consentire di scattare da ogni angolazione.
Qualità delle immagini
La G7 X e la G7 X Mark II erano rispettate per la qualità delle immagini e con un nuovo sensore il livello generale dovrebbe essere qui altrettanto buono. La lente non è cambiata, il che va bene perché copre una gamma focale accettabile e offre un’apertura massima davvero rispettabile. Può risultare un pò morbida agli estremi; ciò si nota meno quando il soggetto è meno dettagliato e relativamente vicino alla fotocamera, ma i soggetti più distanti e/o complessi evidenziano le leggere inconsistenze lungo la gamma. Il sistema di misurazione della luce della fotocamera si comporta generalmente bene, anche se è incline ad una certa sovraesposizione.
A ciò si pone facilmente rimedio con il controllo di compensazione dell’esposizione che aiuta anche a migliorare i colori che possono risultare un po’ slavati negli scatti sovraesposti. I colori delle immagini catturate nelle condizioni più bilanciate, comunque, sono eccellenti. Anche la qualità video è generalmente buona. C’è un pò di cosiddetto effetto gelatina quando ci si sposta e può capitare che il rumore del vento venga registrato quando si gira all’esterno, ma sono problemi diffusi. Quando si considera quel che offre rispetto al suo prezzo, la G7 Mark III è un’ottima fotocamera per tutti gli impieghi.
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