Dopo intense discussioni con la Commissione europea, Apple vince una battaglia legale: iMessage non sarà incluso nel quadro legislativo del DMA, grazie alla sua minore popolarità in Europa rispetto agli Stati Uniti.

In un recente sviluppo nel panorama tecnologico e legislativo europeo, Apple ha ottenuto una significativa vittoria. Dopo mesi di negoziati con la Commissione europea riguardo al ruolo di iMessage come potenziale “gatekeeper”, è stato raggiunto un accordo. Secondo Bloomberg, iMessage non sarà soggetto alle nuove regole della DMA (Digital Markets Act) che entreranno in vigore nel febbraio 2024. La ragione principale di questa decisione è la scarsa popolarità di iMessage nel vecchio continente.

Gli investigatori della Commissione hanno concluso che l’uso di iMessage in Europa è notevolmente inferiore rispetto agli Stati Uniti, dove l’app è particolarmente popolare tra i professionisti. È importante ricordare che, secondo le norme dell’UE, un servizio può essere considerato un gatekeeper se ha almeno 45 milioni di utenti attivi mensili.

Questa decisione rappresenta una buona notizia per Apple, che nel 2024 non dovrà adeguare iMessage alle nuove normative. Tuttavia, la situazione non è del tutto rosea per l’azienda di Cupertino. La Commissione europea sta ora valutando altri servizi di Apple, inclusi iOS e Safari, per stabilire se possano essere classificati come gatekeeper.

L’indagine, avviata nell’estate di quest’anno, ha già portato a cambiamenti importanti per Apple. Di recente, si è appreso che Apple dovrà aprire il suo App Store a concorrenti su iOS, una mossa senza precedenti che pone fine al suo monopolio di lunga data sulla distribuzione delle app su iOS.

In un tentativo di prevenire ulteriori azioni legali, Apple ha annunciato l’introduzione del supporto per RCS su iMessage, un cambiamento notevole rispetto alla sua precedente posizione di rifiuto. Inizialmente, si pensava che questa mossa fosse una reazione all’imminente implementazione della DMA in Europa. Ora che iMessage è escluso dalla legislazione, resta da vedere se Apple manterrà il suo impegno verso l’RCS, anche se un passo indietro appare improbabile.

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