Apple si appresta ad apportare modifiche alla sua politica dell’App Store per gli utenti europei per adeguarsi al DMA, non senza timori per le sue entrate.

Apple si sta preparando ad apportare un importante cambiamento alla sua politica software, consentendo l’installazione di app store di terze parti per gli utenti situati nell’Unione Europea. Il cambiamento potrebbe essere attuato a partire da marzo 2024.

Questi aggiustamenti sono necessari affinché Apple possa conformarsi al Digital Markets Act (DMA) e l’azienda stessa riconosce in un documento 10-K per l’anno fiscale 2023 che il cambiamento avrà probabilmente un impatto sulle sue entrate. Infatti, consentendo agli utenti di utilizzare store di terze parti, è probabile che molti finiscano per acquistare app o ad abbonarsi a servizi “della concorrenza”.

L’azienda non nasconde che questi cambiamenti potrebbero avere diverse conseguenze, come influire sui costi applicati agli sviluppatori per l’accesso alle sue piattaforme e sul modo in cui gestisce la distribuzione delle app nell’App Store. Ricordiamo che Apple ha cercato di opporsi alla legge DMA per molto tempo, facendo leva sulla sicurezza e su altre argomentazioni, ma ora si trova in minoranza, la normativa UE è entrata in vigore e i dirigenti di Cupertino ritengono che il cambiamento sia inevitabile.

Non è escluso che vengano apportate ulteriori modifiche al business in futuro. Al di là delle informazioni trapelate mediante questo documento, Apple non ha commentato la questione, come è nel suo stile, ma secondo gli analisti di Morgan Stanley la nuova terminologia impiegata dall’azienda indica che l’arrivo di app store di terze parti dovrebbe avvenire a breve.

Nonostante questi cambiamenti sembrino ormai all’orizzonte, bisogna tener presente che Apple è ben posizionata per poter competere grazie alla sicurezza, alla centralizzazione e, in parte, alla convenienza dell’App Store, per tanto molti utenti potrebbero continuare a scegliere lo store ufficiale dell’azienda e non dimostrare particolare interesse per la novità.

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Carolina Napolano
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