Huawei P60 Pro è il nuovo top di gamma che vuole polverizzare la concorrenza con un comparto fotografico stellare ma ha il solito difetto: l’assenza dei GMS.

Ciao amici e REVOT3CH a tutti! Arriviamo anche noi con la prova del Huawei P60 Pro, il flagship premium di Huawei che porta con se tantissime novità a livello fotografico rendendolo un super cameraphone in grado di polverizzare la concorrenza MA… dopo la nostra lunga prova possiamo dire che ha un solo difetto, sempre la solita assenza dei GMS che abbiamo provato ad aggirare con un risultato non del tutto convincente ma che potrebbe essere abbastanza per alcuni utenti. Vediamo tutto nella nostra recensione completa di Huawei P60 Pro!

Confezione

Huawei ha fortunatamente deciso di non omologarsi a Samsung e Apple offrendoci un’esperienza di unboxing degna di un top di gamma. All’interno troviamo: cover in silicone, cavo USB-C, manualistica rapida, strumento per accedere al vano SIM e un ottimo caricabatterie da 88W con doppio ingresso (sia USB-A che USB-C). Il caricabatterie consente di essere utilizzato anche per ricaricare due device contemporaneamente utilizzando tutte e due le porte (in tal caso non avrete una ricarica rapida a 88W).

Design e display: un prodotto “unico”

Huawei P60 Pro segue le linee degli ultimi top di gamma dell’azienda, linee molto curve e un display che arriva praticamente fino al bordo. Le cornici sono sottilissime ed è presente una curvatura sui lati, non danno fastidio nella quotidianità ma ad alcuni utenti potrebbero non piacere; sta di fatto che lo rendono elegante e snello. A tutto ciò si aggiunge una back cover unica che massimizza la sensazione di avere tra le mani uno smartphone premium; il processo “Pearl Texture Design“, unisce al vetro della back cover polvere di perle minerali, rendendo a tutti gli effetti ogni unità unica! Ogni P60 Pro avrà una texture della back unica e non replicabile, un tocco di classe davvero niente male!

Il display è un ottimo LTPO OLED da 6,67″ in risoluzione 1220 x 2700 pixel, 10 bit, refresh rate fino a 120Hz (sampling rate a 300Hz) e PWM a 1440Hz. Non potendo utilizzare un vetro Gorilla Glass per via del ban americano, Huawei si è ingegnata e ha realizzato un vetro fatto in casa, il Kunlun Glass, che rende il vetro 10 volte più resistente della norma (a detta di Huawei); restando in tema protezioni, non manca la certificazione IP68 contro acqua e polvere. Ritornando al display, è una unità ottima in tutte le condizioni e non ha problemi di tocchi involontari sui bordi visto che la curvatura è poca. L’audio stereo è di buon livello, il volume è alto e non distorce mai. L’abbinata display e audio stereo offrono un’ottima esperienza multimediale a 360°.

Esperienza d’uso: il solito difetto

Spendiamo due righe per l’hardware e poi direi di passare al software che è la parte più interessante per molti. Huawei P60 Pro utilizza il SoC Snapdragon 8+ Gen1 a 4nm, il top di gamma del 2022, senza modulo 5G che non può essere integrato per via del già citato e noto ban USA. Poi, troviamo 8/12GB di RAM e 256/512GB di archiviazione espandibile tramite la insolita e costosa nano memory Card.

A livello software, per il mercato europeo, troviamo la EMUI 13.1 con i noti HMS ovvero l’alternativa proprietaria Huawei all’assenza dei GMS; servizio che negli anni si è ampliato sempre più ma che mostra le solite lacune che non lo rendono adatto a tutti. Attenzione, parliamo esclusivamente degli HMS e non della EMUI che, al netto di una svecchiata grafica che non farebbe male, funziona bene e senza problemi offrendo una buon livello di utility e personalizzazione all’utente. Restano le solite app che per motivi già citati non possono essere installate direttamente dall’App Gallery, occorre installare il rispettivo apk da store terzi o dalla loro pagina ufficiale; in caso di aggiornamenti di tali app toccherà fare tutto manualmente e ricordarsi che provengono da fonti differenti. Abbiamo provato anche GBox nonostante Huawei avvisi che si tratta di una soluzione terza di cui non consigliano l’utilizzo, si tratta di un’app che vi permette di virtualizzare uno spazio dove i servizi Google sono presenti e quindi di installare le app dal Play Store. Dobbiamo dire che molte funzionano ma tante altre non vanno, soprattutto le app che avete pagato non riusciranno a verificare la licenza correttamente (es PowerAmp o USB Audio Player pro non funzionano). Manca Google Pay ma manca soprattutto Android Auto che nel 2023 molti utenti non vogliono (giustamente) farne a meno.

Foto: un gioiello tecnologico

Il grande punto di forza di questo smartphone, com’è sempre stato per i modelli Pro della serie P, è il comparto fotografico formato da: principale Ultra Lighting da 48MP con apertura variabile f/1.4 a f/4.0 con OIS e messa a fuoco laser; ultragrandangolare da 13MP f/2.2; teleobiettivo periscopico 3.5x da 48MP f/2.1 con sensor-shift OIS. La selfie camera è una 13MP f/2.4 con modalità ultrawide e HDR.

Gli scatti di Huawei P60 Pro sono da top di gamma, senza se e senza ma. Il software fotografico prevede un’infinità di impostazioni e filtro che possiamo utilizzare per equalizzare gli scatti a nostro gusto personale; tante funzioni sono utili nel concreto altre sono più mirate al divertimento. La resa del sensore principale ci ha convinto in tutte le condizioni di luce, le immagini sono ben contrastate e dall’alto livello di dettaglio. Molto bene anche la ultragrangangolare che, seppur di risoluzione inferiore, scatta belle foto e dai colori simili al sensore principale offrendo una sensazione di continuità. Aspetto che ritroviamo anche nel sensore telescopico, l’alta risoluzione del sensore consente di effettuare zoom estremi senza preoccuparci troppo di perdere dettaglio. Tutti e tre i sensori sono utilizzabili di sera, però, notiamo un netta vittoria del sensore principale che resta mostruoso nella resa, sensore che grazie all’apertura variabile può realizzare un effetto ritratto eccellente.

Gli aspetti che ci hanno convinto meno sono i video e i selfie. I video peccano di una stabilizzazione adeguata, non sono alla pari dei top cameraphone. Gli autoscatti sono buoni di giorno ma mostrano il fianco di notte.

Autonomia e ricezione

La batteria da 4815 mAh offre una buona autonomia che consente di arrivare sempre a fine serata, noi siamo riusciti a fare un giorno e mezzo di utilizzo; con uso moderato si possono fare anche due giorni. La ricarica ultra rapida è a 88W, P60 Pro supporta anche ricarica wireless ultra rapida a 50W.

La ricezione è da sempre un punto forte di Huawei e anche qui la regola viene confermata. La ricezione telefonica, Wi-Fi, Bluetooth rete dati e GPS sono impeccabili. Peccato per l’assenza alla rete 5G che non lo rende completo.

Considerazioni finali

Huawei P60 Pro è un cameraphone eccellente che purtroppo risente dell’assenza dei GMS, gli HMS non sono una soluzione per tutti e pertanto consigliamo questo smartphone solo ad un pubblico consapevole, disposto a trovare soluzioni differenti ai classici servizi Google. Se cercate uno smartphone pronto all’uso appena tirato fuori dalla confezione vi consigliamo di valutare altro, ad esempio, potreste adocchiare il cugino diverso Honor Magic5 Pro che abbiamo recensito di recente. Huawei P60 Pro, nel taglio 8/256GB, ha un prezzo di 1099/1200€ in base all’offerta del momento, lo trovate su Amazon Italia.

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Un saluto da Zio Bob, Pasqui e Liberato che ha scritto questo articolo.

8.6 / 10 Voto Finale
DESIGN9
HARDWARE9
DISPLAY9
FOTOCAMERA9.5
SOFTWARE8
AUTONOMIA8.5
USO GENERALE8
QUALITÀ PREZZO8
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