Lo ZenBook Duo è uno dei tanti progetti all’avanguardia di Asus che raggiunge il mercato; l’azienda taiwanese sperimenta tanto e ha l’indubbio merito di aver saputo proporre per prima soluzioni inedite che magari sono poi diventate uno standard. Presentato insieme al fratello maggiore Zenbook Duo Pro, più grosso e pesante col suo schermo da 15”, si distinguono entrambi per la presenza dello ScreenPad Plus. Si tratta di un secondo display, di tipo touch, posizionato subito al di sopra della tastiera. Per fargli posto, scompare l’area poggiapolsi ed il touchpad è stato rimpicciolito e spostato a lato.

Prima di descriverne il funzionamento, iniziamo dal design e dalla realizzazione del notebook in sé.

Lo ZenBook Duo lascia piacevolmente sorpresi dal peso, contenuto in 1,5 kg, e dalla cura costruttiva del telaio. È infatti tutto in alluminio, molto robusto, con una gradevole colorazione tendente al blu. Si nota una discreta dotazione di porte considerando lo spessore ridotto: due porte USB type A (a 5 e 10 Gbps) più una terza USB Type-C. C’è l’uscita video HDMI full size e un lettore di schede micro SD. Manca la porta Ethernet o quella Thunderbolt. Ma è la qualità dei display a colpire di più: entrambi in tecnologia IPS, sono molto luminosi e con colori brillanti ma realistici.

Un ottimo pannello, soprattutto il primario, adatto anche al fotoritocco. Il processore è un Core i7 di decima generazione, del tipo a basso consumo. Ha buone prestazioni, anche se non ottime, ed è aiutato nella grafica dalla GPU Geforce MX250. I 16 GB di memoria sono standard, anche questi a basso consumo e non particolarmente veloci. Idem per il disco, su bus PCI Express e con capacità di 500 GB. Non è previsto l’accesso all’interno del telaio per sostituire i componenti. Le prestazioni sono in linea con quanto previsto per un processore ultra low voltage, in compenso il calore prodotto è modesto e non abbiamo notato problemi dovuti al throttling (quando il processore rallenta per rimanere all’interno delle specifiche termiche). Valido anche l’audio, nitido su tutta la gamma sonora anche se il volume non è particolarmente alto.

Test e altro

Siamo rimasti sorpresi dalla comodità dello ScreenPad Plus; dopo un po’ di tempo ci si accorge che un secondo schermo è davvero utile. L’utilizzo più proficuo è come estensione del desktop: si possono spostare delle finestre (anche in maniera automatica, attivando un comando apposito) su un’area che è la metà dello schermo primario (1.920 x 515 pixel).

Ad esempio, si può usare come area per le app di messaggistica o per tenere il client email sempre sott’occhio; si possono spostare qui i comandi come la timeline del software di editing video o più banalmente si possono gestire due applicazioni contemporaneamente, come Word su uno schermo ed Excel su un altro. Lo Screenpad Plus si può usare anche come tavoletta grafica, per scrivere o per disegnare, con le dita o col preciso pennino fornito in dotazione. Tramite la toolbar si possono lanciare al volo delle app speciali (calcolatrice, calendario, player multimediale e tante altre) oppure controllare alcune funzioni del notebook.

È tutto molto comodo e intuitivo. I problemi sorgono quando si torna ad utilizzare tastiera e touchpad. La prima è molto piccola, con un layout confusionario (specie sul lato destro). Non c’è lo spazio per poggiare i polsi, un problema soprattutto quando si utilizza il notebook sulle gambe. Il touchpad, troppo piccolo e spostato sulla sinistra, è scomodo da usare e ci vuole molto, molto tempo per abituarsi. Chi scrive ci ha rinunciato dopo una settimana di accanimento ed è passato a un mouse esterno.

Va decisamente meglio con l’autonomia: la batteria ha mostrato di reggere per nove ore utilizzando software da ufficio e navigando sul Web, con la rete Wi-Fi sempre accesa.

Il prezzo dello ZenBook Duo infine, ci sembra adeguato al contenuto tecnologico e alla qualità di tutti i componenti utilizzati. Non solo è un oggetto rivoluzionario e di gran classe, ma è anche costruito molto bene e con materiali di qualità.

Conclusione

Diamo atto ad Asus di aver concepito e immesso sul mercato probabilmente il miglior notebook dual screen: leggerezza e lunga autonomia, prestazioni più che sufficienti, ottimi materiali, si coniugano con i due display che risultano perfettamente complementari e ben sfruttabili. Il problema è che è stata sacrificata l’ergonomia “classica”: la tastiera troppo piccola e il touchpad praticamente inutilizzabile spengono buona parte degli entusiasmi.

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