Apple potrebbe essere l’unico gigante tecnologico a utilizzare chip a 3 nanometri quest’anno, con potenziali ripercussioni su prestazioni ed efficienza energetica dei futuri dispositivi.

A Cupertino, le cose sono in movimento. Non solo Apple si sta posizionando come il più grande cliente di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) per la tecnologia di nuova generazione, ma secondo recenti rapporti, potrebbe anche essere l’unico cliente. Un’indagine condotta da DigiTimes ha rivelato che la mela morsicata ha riservato l’intera fornitura di chip con tecnologia a 3 nanometri per il 2023.

Queste notizie hanno sorpreso l’intera industria. Solo pochi mesi fa, in maggio, le informazioni facevano riferimento a un monopolio di Apple del 90% sulle spedizioni di wafer con la tecnologia N3B di TSMC. Ora, la rivendicazione dell’intero 100% della fornitura iniziale indica un dominio totale da parte di Apple nel settore dei chip a 3 nanometri.

Inizialmente, ci si aspettava che Intel, spesso denominato “Chipzilla”, desse una spinta significativa al settore attraverso l’adozione della tecnologia a 3 nanometri di TSMC. Tuttavia, secondo le ultime voci, Intel ha posticipato i propri piani, optando invece per la produzione dei suoi prodotti di 15a generazione “Arrow Lake” con questa tecnologia solo nel 2024.

Un ulteriore svolta nel racconto proviene dalla produzione stessa di TSMC. Le previsioni iniziali avevano prospettato una capacità produttiva significativa. Tuttavia, a quanto pare, la produzione dei wafer a 3 nanometri è stata ridotta a 50.000-60.000 al mese nell’ultimo trimestre, a causa di un taglio di ordini da parte di Apple, molto probabilmente dovuto a calcoli strategici interni.

Ming-Chi Kuo, esperto di previsioni e analista noto per le sue accurate informazioni sulle mosse di Apple, ha subito garantito che la decisione dell’azienda non influenzerà negativamente i suoi nuovi prodotti.

L’obiettivo principale di Apple con questa avanzata tecnologia a 3 nanometri è apparentemente il chip A17 Bionic, che sarà il cuore pulsante dei futuri iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max. Non solo, si ipotizza anche che la stessa tecnologia sarà al centro dell’M3, il futuro processore di Apple destinato ai desktop e ai notebook. Tuttavia, quest’ultimo potrebbe vedere la luce solo nel 2024.

Con l’evento “Wonderlust” di Apple in programma per il 12 settembre, si prevede che l’azienda svelerà l’iPhone 15 e l’iPhone 15 Pro. La nuova tecnologia a 3 nanometri garantirà ai modelli di punta prestazioni e efficienza energetica nettamente superiori rispetto al loro predecessore equipaggiato con l’A16 Bionic, realizzato con un processo a 5 nanometri.

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