Huawei entra nel mercato dei chip ARM per PC con il nuovo Kirin basato su Taishan V130 e GPU Mali-920. Punta a prestazioni M3, HarmonyOS Next e autonomia fino a 18 ore, sfidando Apple e conquistando il mercato asiatico con notebook e PC all-in-one.

Huawei è pronta a fare un grande salto nel mercato dei PC con il lancio del suo nuovo sistema operativo HarmonyOS Next e una nuova serie di chip Kirin, previsti per la seconda metà dell’anno. La nuova strategia segna un importante sviluppo tecnologico di Huawei, che si posiziona come diretto concorrente di giganti come Apple e Qualcomm nel settore dei chip ARM per PC. Fonti ben informate dalla Cina rivelano che Huawei sta lavorando sull’architettura Taishan V130 per il suo prossimo chip Kirin, che dovrebbe offrire prestazioni multi-core comparabili a quelle del chip M3 di Apple.

Il nuovo Kirin si distinguerà per l’uso della GPU Mali-920, e supporterà fino a 32 GB di RAM unificata e 2 TB di storage, rendendolo adatto sia per desktop che per notebook. La nuova configurazione lo pone in una posizione vantaggiosa per affrontare le esigenze di utenti professionali e creativi, offrendo una potente alternativa ai dispositivi attualmente dominati da soluzioni “Made in USA”. Il leaker di Fixed Focus ha inoltre suggerito che Huawei potrebbe introdurre più varianti del nuovo processore Kirin per PC, etichettate come Pro e Max, seguendo una strategia simile a quella di Apple con i suoi dispositivi.

Un punto chiave per Huawei è l’autonomia dei dispositivi, con l’obiettivo di raggiungere fino a 18 ore di durata della batteria nei notebook, cifra che li metterebbe sullo stesso piano dei MacBook in termini di durata di utilizzo su una singola carica. Nonostante le numerose fughe di notizie, Huawei non ha ancora fornito conferme ufficiali, ma si prevede che il chip Kirin per PC venga annunciato ufficialmente tra settembre e ottobre di quest’anno.

Inoltre, si prevede che l’azienda cinese lanci una nuova serie di notebook e PC all-in-one destinati principalmente al settore business. Una scelta importante in Cina, dove il governo e diverse imprese hanno iniziato a sostituire i loro sistemi informatici con soluzioni domestiche in risposta alle tensioni commerciali internazionali con gli Stati Uniti.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.

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