Il tasso di rendimento dei chip a 3 nm di TSMC non è al massimo. La strategia di Apple e i futuri piani di produzione del gigante della produzione di semiconduttori alimentano le speculazioni.

L’evoluzione dei semiconduttori non si ferma mai e la sua massima espressione attuale è la produzione di chip a 3 nanometri (nm). Tuttavia, la scalata tecnologica è tutt’altro che facile. La società taiwanese TSMC, leader mondiale nella produzione di semiconduttori, ha riferito che il tasso di rendimento della sua produzione a 3 nm è solo del 55%. Questo significa che, per ogni centinaio di wafer di silicio utilizzati per produrre i chip A17 Bionic e M3 di Apple, circa la metà si trasforma in “frisbee”.

Nonostante l’inefficienza, Apple, l’unico gigante tecnologico che quest’anno utilizza chipset a 3 nm, ha siglato un accordo con TSMC per pagare solo i die efficacemente utilizzabili, piuttosto che l’intero lotto di wafer al prezzo standard di 17.000 dollari. Una situazione che ha permesso ad Apple di aggirare l’ostacolo del rendimento.

Brett Simpson, analista senior di Arete Research, ha riferito ad EE Times che la situazione potrebbe cambiare una volta che il rendimento raggiungerà il 70%. A quel punto, TSMC potrebbe ritornare ad addebitare ad Apple i prezzi standard dei wafer. Questo scenario, tuttavia, non dovrebbe verificarsi prima della prima metà del 2024.

Il futuro non è solo una questione di miglioramento dei rendimenti. Nel 2024, Apple potrebbe decidere di passare dal nodo di processo N3B, attualmente utilizzato per il chip A17 Bionic, al nodo N3E, che dovrebbe garantire costi di produzione inferiori e rese superiori. Tuttavia, questo passaggio potrebbe comportare una perdita di prestazioni per i chip di Apple, creando un dilemma per il gigante di Cupertino.

Al di là delle indiscrezioni e delle ipotesi, quello che è certo è che il settore dei semiconduttori non si ferma. La produzione dei chip a 3 nm è solo l’inizio di una nuova fase dell’innovazione tecnologica, e nonostante le difficoltà, Apple e TSMC sono pronte a sfidare i limiti del possibile. Con la produzione di massa dell’iPhone 15 prevista per agosto, il mondo avrà presto un’idea più precisa del tasso di produzione del chipset di punta e di come queste innovazioni possono plasmare il futuro della tecnologia mobile.

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