Twitter ha limitato la visibilità di oltre 700.000 tweet che violavano le regole; l’applicazione dell’etichetta riduce la portata dei post dell’81%.

Ad aprile Twitter ha iniziato a limitare la portata dei tweet che violano la sua politica di condotta odiosa, applicando loro un’etichetta che recita “Visibilità limitata: questo tweet potrebbe violare le regole di Twitter contro la condotta odiosa”. Ora ha dichiarato che da aprile ad oggi l’etichetta è stata applicata a più di 700.000 tweet e che questo ha impedito in modo proattivo la comparsa di annunci pubblicitari adiacenti a tali contenuti.

L’azienda ha anche dichiarato che l’etichetta riduce la portata di un post dell’81%, limitandone in modo efficace la visibilità. Inoltre, nel suo aggiornamento sulla moderazione dei contenuti, ha rivelato che più di un terzo degli utenti sceglie di cancellare in autonomia i tweet etichettati una volta che gli viene notificata la violazione delle regole e che solo il quattro per cento ha fatto ricorso contro le etichette.

Twitter sostiene chiaramente che il suo approccio è stato finora efficace. La piattaforma sta portando avanti il suo piano per espandere le etichette e includere più tipi di violazioni delle norme. Secondo quanto annunciato, verranno etichettati anche i post che violano le politiche sui comportamenti abusivi e sui discorsi violenti, oltre ai post con contenuti malevoli rivolti a singoli individui, quelli che incoraggiano altri a molestare un individuo o un gruppo di persone, quelli che minacciano di infliggere danni fisici ad altri e i tweet che incoraggiano a commettere atti di violenza o danni.

Twitter non sta attraversando un momento semplice e sta sicuramente temendo il rapido successo di Threads di Meta, tanto da pensare ad un’azione legale. Nonostante le difficoltà, che non sono mancate dall’arrivo di Musk, Twitter non intende cedere il passo. Dato che ogni giorno ci sono delle novità sui vari fronti, non ci resta che attendere per vedere come si evolverà la situazione.

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Carolina Napolano
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