Da tempo si dice che Xiaomi sia in grave difficoltà. L’azienda non vende abbastanza smartphone e fatica a fare i passi giusti.
L’ultimo rapporto finanziario di Xiaomi è negativo, come previsto. Il fatturato dell’azienda cinese è in caduta libera da un anno a questa parte e, secondo gli esperti, la situazione non è destinata a migliorare. Questo lungo crollo sta minacciando l’esistenza stessa dell’azienda. Le vendite di Xiaomi (compresi gli smartphone) nel quarto trimestre del 2022 sono diminuite del 22,8% rispetto all’anno precedente e i profitti sono crollati del 67,3%.
Di fronte a risultati così catastrofici, Lei Jun, CEO di Xiaomi, ha inviato una nota in cui illustra le misure adottate per contrastare la recessione. È un periodo di tagli e risparmi, misure che in realtà riflettono una tendenza pesante in Cina, dove i consumi sono scesi nella maggior parte delle aree nel quarto trimestre, con la brusca rimozione delle strette restrizioni COVID-19 che ha portato a una rapida ripresa dei contagi in tutto il Paese.
Xiaomi è il brand di smartphone più colpito dalla pandemia, con un crollo delle vendite del 37%
Tutti i produttori di smartphone hanno registrato un calo delle vendite in Cina alla fine dell’anno e, secondo i dati pubblicati da Canalys, il 2022 rimarrà un anno nero per i brand cinesi: “le vendite di smartphone sono scese di un record del 14% a 287 milioni di unità nel 2022”. Secondo l’istituto di ricerca, “è la prima volta in dieci anni che le spedizioni scendono sotto i 300 milioni di unità”.
Questa è una magra consolazione per Xiaomi, che è stata la più colpita da questo calo dei consumi: il brand ha venduto il 37% di smartphone in meno rispetto allo scorso anno. Inoltre, il disinteresse per i dispositivi Xiaomi sembra essersi esteso all’altro grande mercato dell’azienda, l’India. Fino a poco tempo fa, Xiaomi era il brand preferito nella più grande democrazia del mondo, anche perché offre smartphone con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Tuttavia, i gusti degli indiani sembrano essere cambiati. Hanno puntato su Samsung, che offre molti dispositivi di fascia alta, una categoria poco rappresentata da Xiaomi.