Xiaomi ha rimosso la funzione che permetteva di riprodurre l’audio di YouTube a schermo spento su dispositivi MIUI. La decisione è stata presa per conformarsi alle richieste di Google in merito ai servizi che offrono funzionalità di YouTube Premium gratuitamente.

Xiaomi ha annunciato un aggiornamento che ha portato alla rimozione di una caratteristica molto apprezzata dai suoi utenti: la capacità di riprodurre l’audio dei video di YouTube anche con lo schermo spento. La decisione, comunicata il 7 marzo attraverso il canale Telegram dedicato ai Mi Fans, ha sorpreso molti, ma si inserisce in un contesto di maggiore aderenza ai requisiti di conformità imposti da Google.

La funzione, introdotta con MIUI 12, consentiva agli utenti di godere dei contenuti audio dei video di YouTube senza dover tenere lo schermo del dispositivo acceso, un vantaggio non da poco che estendeva l’utilizzo dei video anche in contesti in cui non era possibile o desiderabile guardare lo schermo. Tale caratteristica infrangeva sostanzialmente le linee guida stabilite da Google, in particolare per quanto riguarda i servizi offerti da YouTube Premium.

YouTube Premium, il servizio a pagamento della piattaforma video, offre ai suoi abbonati la possibilità di visualizzare i contenuti senza pubblicità, scaricare i video per la visione offline e soprattutto, riprodurre audio/video in background o con lo schermo spento. Il servizio, offerto a un costo mensile di 11,99 euro, rappresenta una fonte importante di entrate per YouTube, e la funzione fornita gratuitamente da Xiaomi attraverso la MIUI poteva potenzialmente sottrarre valore all’abbonamento Premium.

La rimozione di questa funzione da parte di Xiaomi riguarda principalmente i dispositivi di punta dell’azienda, tra cui gli Xiaomi 14, Xiaomi 13, Xiaomi 13 Pro e Xiaomi 12T. Xiaomi ha fornito una comunicazione dettagliata ai suoi utenti attraverso il post su Telegram, dove ha elencato le versioni di sistema, i modelli di dispositivi e le versioni interessate da questa modifica.

Nonostante la popolarità di questa funzione tra gli utenti Xiaomi, è comprensibile che l’azienda abbia scelto di conformarsi alle richieste di Google, soprattutto per evitare potenziali conflitti o penalità. I fatti in questione mostrano anche il delicato equilibrio tra offrire funzionalità innovative e rispettare i diritti e le politiche degli sviluppatori di software e dei fornitori di contenuti.

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