Le vendite di vivo in Germania, come è accaduto in precedenza per OPPO e OnePlus, sono state interrotte a causa di una violazione dei brevetti di Nokia.

Vvvo, il noto brand cinese di smartphone, è costretto a sospendere la commercializzazione dei propri prodotti in Germania fino a quando non raggiungerà un accordo con Nokia. La società finlandese ha infatti accusato vivo di aver violato i brevetti relativi alle tecnologie di comunicazione 4G e di non aver rispettato le norme in materia di proprietà intellettuale.

Il tribunale di Mannheim ha deciso di bloccare la commercializzazione dei prodotti vivo in Germania, come già avvenuto con Oppo e OnePlus nel corso dell’anno scorso. Risulta infatti che queste aziende siano state troppo avventurose nell’utilizzo di tecnologie fondamentali per gli standard di comunicazione 4G di proprietà di Nokia, senza preoccuparsi di stipulare accordi di licenza per l’utilizzo dei brevetti.

vivo, tuttavia, ha reagito sostenendo di rispettare la proprietà intellettuale e di aver già stipulato accordi di licenza con diverse aziende leader del settore dei dispositivi mobile. L’azienda cinese ha anche evidenziato di aver tentato di rinnovare le licenze con Nokia in modo reciproco, ma finora senza successo.

La situazione si fa ancora più complessa quando vivo accusa Nokia di non aver adempiuto al suo obbligo di offrire una licenza a condizioni FRAND, ovvero eque, ragionevoli e non discriminatorie. In ogni caso, il tribunale regionale di Mannheim ha stabilito che vivo deve sospendere la commercializzazione dei propri prodotti in Germania, fino a quando non raggiungerà un accordo con Nokia.

vivo ha comunque ribadito di avere intenzione di presentare un ricorso e di cercare di raggiungere un accordo con Nokia per porre fine alla disputa. Nel frattempo, l’azienda cinese ha precisato che i propri prodotti saranno ancora disponibili in Germania, ma non attraverso i canali ufficiali. 

La vicenda non sembra avere ripercussioni al di fuori della Germania, ma per vivo questo è un duro colpo nell’ambizioso piano di sviluppo a lungo termine nel mercato tedesco. L’azienda cinese deve ora dimostrare di rispettare le norme internazionali in materia di proprietà intellettuale, al fine di poter rientrare in un mercato strategico come quello tedesco, ma senza dover pagare un costo troppo alto per l’utilizzo di brevetti di altri produttori.

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