Secondo uno studio dell’Università di Cambridge, l’uso del riconoscimento facciale dal vivo (LFR) da parte delle forze di polizia del Regno Unito non soddisfa gli standard minimi etici e legali. I ricercatori hanno inoltre concluso che la tecnologia dovrebbe essere vietata in tutti gli spazi pubblici.

L’LFR abbina i volti ripresi dalle telecamere di sicurezza alle foto del database per trovare le corrispondenze. Anche la Cina e altri regimi non democratici hanno utilizzato questa tecnologia come parte dei loro strumenti di sorveglianza statale.  

La polizia britannica ne ha testato l’uso in diverse situazioni per combattere il crimine e il terrorismo. L’LFR è stato utilizzato dalla polizia del MET e del Galles meridionale per scansionare le folle e confrontare i volti con quelli presenti in una “lista di controllo” dei criminali, inoltre gli agenti avrebbero utilizzato le app per smartphone FRT per scansionare le folle e identificare “individui ricercati in tempo reale“, secondo il documento.

Il team ha però scoperto che la polizia ha “tenuto nascoste” le informazioni su come utilizza i dati e le informazioni demografiche. Ciò ha reso difficile determinare se gli strumenti promuovono il profiling razziale, sollevando al contempo questioni di responsabilità. 

Secondo quanto riportato da The Guardian, il Met ha affermato che gli ultimi algoritmi hanno migliorato l’accuratezza dell’LRF, con falsi allarmi inferiori allo 0,08% e si è vantata di un tasso di successo del 70% fino al 2020, ma un esperto dell’Università dell’Essex assunto dalle forze di polizia ha scoperto che in realtà era solo del 19% ed ha aggiunto che “Il fatto che la Corte d’Appello abbia esplicitamente dichiarato nel 2020 che l’uso di questa tecnologia da parte della polizia del Galles del Sud era “illegale” rende difficile sostenere che questa tecnologia debba essere utilizzata“.

Tuttavia, il Met ha dichiarato che il suo lavoro è supportato dalla legge. “L’LFR è regolato da una serie di fonti di legge. Queste fonti di legge si combinano per fornire una struttura legale a più livelli per utilizzare, regolare e supervisionare l’uso dell’LFR da parte delle forze dell’ordine“. Il parlamento britannico non si è ancora pronunciato in merito, anche se ha creato una legislazione sulla privacy in Internet.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.