Jammy G è un innovativo controller MIDI a forma di chitarra, dalle dimensioni davvero compatte, ideale per chi lavora con la musica e scrive abitualmente su programmi di editing musicale professionale, quali Logic Pro.

L’azienda produttrice, Playjammy, ha raccolto più di 260.000 USD durante il crowdfunding su Indiegogo e ha ricevuto il premio Best In Show al Summer NAMM 2018, il più grande evento del mondo commerciale nell’ambito musicale.

Questo gadget futuristico a forma di chitarra può suonare come qualsiasi strumento, se collegato a una workstation audio digitale, sia su computer che su smartphone.

Grazie a un processore audio integrato, può anche suonare in modalità standalone, utilizzando normali cuffie o amplificatori.

La tecnologia di Jammy G utilizza dei sensori ottici separati per la mano sinistra e destra, il che ha portato a un design unico: potendo separare il manico dal telaio, lo strumento si inserisce in qualsiasi zaino e una volta assemblata, occupa comunque davvero poco spazio.

La chitarra MIDI è dotata di vere corde in acciaio a tensione regolabile, ma funziona esattamente come un controller MIDI, tramite porta USB-C o Bluetooth, ed è compatibile con qualsiasi DAW (Digital Audio Workstation) o software di notazione musicale.

Con i suoni di chitarra incorporati, il collegamento tramite jack da 1/4 “e 1/8” consente di suonare sia con le cuffie o un amplificatore per chitarra.

Playjammy ha realizzato un’app mobile, disponibile sia su App Store che Play Store, che consente di modificare le accordature, personalizzare il comportamento MIDI, settare vari parametri di utilizzo, usare un metronomo, emulare i pedali degli effetti e suonare su basi musicali.

All’interno della confezione troviamo un telaio aggiuntivo rimovibile, una tracolla per chitarra, una borsa, un set di plettri personalizzati e un cavo USB-C/USB per la ricarica e il collegamento al computer.

La chitarra arriva smontata e seguendo le istruzioni possiamo montarla molto facilmente.

Al primo utilizzo, è consigliabile ricaricare Jammy G per almeno 3 ore.

Scaricando l’apposita app, e registrandoci (nota: è disponibile la funzione Sign-in with Apple), potremo iniziare ad usare Jammy G.

E’ possibile che al primo utilizzo, iPhone debba aggiornare il firmware della chitarra: il tutto avviene in modabilità Wi-Fi, connettendo iPhone al Wi-Fi di Jammy G.

All’accensione, il led si colora di viola: durante questo passaggio non dobbiamo toccare le corde in quanto si autocalibrano.

Finita questa procedura, il led si colora in base allo stato di carica della batteria di Jammy G e possiamo iniziare ad utilizzare la nostra chitarra MIDI.

L’app di mostra lo stato di connessione di Jammy G e i preset iniziali, che possiamo variare a nostro piacimento.

Collegandola ad un iMac con Logic Pro, Jammy G viene riconosciuta dal software come dispositivo MIDI e possiamo iniziare a lavorare.

Mi sarebbe piaciuto iniziare a suonare immediatamente, ma non è stato possibile. Jammy G ha bisogno di un’accurata regolazione dei principali preset: bending, vibrato, hammer, pull-off, palm mute.

La sensibilità di Jammy G è a tratti disarmante e dobbiamo affinare non di poco le varie regolazioni per arrivare al preset ottimale per noi.

L’app consente di regolare in live mode ogni singola corda, per ottenere il migliore set-up adatto alle nostre esigenze musicali.

Questo passaggio è particolarmente lungo e prima di ottenere un set-up ottimale, bisogna provare e riprovare diverse configurazioni.

Una volta trovato il set-up adatto a noi, possiamo gustarci a pieno il sound e le caratteristiche incredibili che Jammy G restituisce.

In alcune occasioni ho riscontrato che viene riprodotto un suono mezzo tono sotto la nota suonata: questo avviene soprattutto quando si solleva il dito dopo una nota e non sono riuscito a capire come mai questa nota di “simpatia” venga riprodotta.

La forma è sicuramente futuristica, tuttavia risulta un po’ scomoda da tenere in braccio se la si suona da seduti, in quanto la parte inferiore, a forma trapezioidale, risulta difficile da appoggiare alla gamba.

In alcune occasioni, Jammy G, nonostante le regolazioni, distingue poco l’hammer dal semplice appoggio del dito sulla corda, suonando senza un apparente motivo.

Nel complesso, ho trovato Jammy G un ottimo prodotto, un’idea intelligente e sicuramente innovativa per chi ha bisogno di scrivere parecchio su un programma DAW, senza dover necessariamente collegare una chitarra tradizionale ad una scheda audio esterna. Tuttavia non è priva di difetti, come la scomodità nel tenerla in braccio da seduto o l’impossibilità di usarla subito appena collegata.

Le regolazioni dei preset non sono così immediate, ma forniscono diverse possibilità di utilizzo una volta trovate quelle ideali per noi.

Trovate Jammy G sul sito https://playjammy.com

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Marco Cereseto
Sono stato “folgorato” dai prodotti Apple nel 2010 con iPhone 3GS, anche se il primo vero prodotto fu iPod nano. Poi da lì ho iniziato ad appassionarmi sempre di più ai prodotti e alla filosofia di Cupertino, fino a diventare esperto di ogni trucco e segreto.