Ancora una volta, l’IA generativa si trova al centro di una controversia sul copyright. Autori intentano causa contro NVIDIA per la sua piattaforma NeMo, accusando l’azienda di aver utilizzato illegalmente i loro libri per l’addestramento del modello linguistico.

Nel complicato panorama legale che circonda l’intelligenza artificiale generativa, una nuova azione collettiva è stata depositata in tribunale l’ultima settimana, annunciando l’ennesimo capitolo nelle controversie per violazione del copyright. Questa volta, NVIDIA si trova sotto il mirino per il suo utilizzo della piattaforma NeMo, un avanzato modello linguistico dedicato alla creazione e all’addestramento di chatbot. La denuncia arriva da parte degli autori Abdi Nazemian, Brian Keene e Stewart O’Nan, che accusano l’azienda di aver violato i diritti d’autore utilizzando i loro lavori senza autorizzazione.

Gli autori affermano che NVIDIA abbia addestrato NeMo su un dataset controverso, denominato Books3, che comprenderebbe opere letterarie utilizzate illegalmente. Richiedendo un processo con giuria, chiedono all’azienda di risarcire i danni subiti e di eliminare tutte le copie del dataset in questione, evidenziando che quest’ultimo contiene oltre 196.640 libri piratati. La causa sottolinea come NVIDIA abbia implicitamente ammesso l’utilizzo di tale dataset addestrando i suoi modelli linguistici su The Pile, di cui Books3 fa parte.

La risposta di NVIDIA, riportata dal Wall Street Journal, è stata di ribadire il proprio rispetto per i diritti di tutti i creatori di contenuti, sostenendo di aver sviluppato NeMo nel pieno rispetto delle leggi sul copyright. Il nuovo caso si aggiunge a una serie di cause legali simili che hanno interessato altre grandi aziende tecnologiche, come OpenAI e Microsoft, colpite da azioni legali da parte di autori che li accusano di sfruttare commercialmente le loro opere senza offrire compensi adeguati.

In aggiunta, vi sono state cause promosse da organizzazioni giornalistiche come quella intrapresa dal New York Times, che ha aperto la strada a questo tipo di controversie legali. La situazione attuale mette in luce il crescente conflitto tra il progresso tecnologico nell’ambito dell’intelligenza artificiale e la necessità di proteggere i diritti d’autore nell’era digitale, sottolineando l’urgente necessità di trovare un equilibrio tra innovazione e rispetto dei diritti dei creatori.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.