SMIC avrebbe riunito un team per concentrarsi sullo sviluppo di chip a 3 nm, mentre si appresta ad avviare la produzione di massa di chip a 5nm per Huawei.

Secondo recenti indiscrezioni, SMIC starebbe riunendo un team dedicato alla ricerca ed allo sviluppo del processo a 3 nm mentre prepara gli ultimi dettagli per avviare la produzione di massa di chip a 5 nanometri per Huawei. L’intenzione dell’azienda sarebbe quella di raggiungere buoni risultati entro la fine di quest’anno e per farlo SMIC punterebbe sulle sovvenzioni del governo cinese. L’azienda ha infatti bisogno di assumere ingegneri qualificati e di mantenere i propri macchinari per adattarsi alla nuova tecnologia.

Secondo le fonti, nonostante l’impossibilità di acquistare nuove macchine per chip, SMIC sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi riutilizzando le vecchie attrezzature DUV fornite da ASML prima dell’embargo USA. Il raggiungimento di tale ambizioso obiettivo rappresenterebbe un altro passo verso la ricercata indipendenza dalle società straniere.

Al momento, uno dei maggiori ostacoli di SMIC è il basso rendimento, poiché l’azienda ha ancora molte perdite nel processo di produzione. Questo finisce per generare un costo elevato per unità. Gli analisti di mercato sostengono che i chip a 5 nm di SMIC potrebbero essere fino al 50% più costosi di quelli di TSMC proprio a causa della mancanza di efficienza nella produzione. Inoltre, anche l’impiego di vecchi macchinari avrebbe un impatto sul costo finale, poiché richiedono una maggiore manutenzione.

Per il momento, l’azienda cinese non ha commentato ufficialmente la questione. In ogni caso, persone legate a Huawei hanno riferito che l’azienda ha la priorità e dovrebbe ricevere i primi chip a 5 nm da SMIC entro l’anno, che saranno utilizzati non solo per gli smartphone ma anche per altri dispositivi e per i chip AI, confermando l’intelligenza artificiale come parte fondamentale della strategia dell’azienda.

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Carolina Napolano
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