Il gruppo che supervisiona l’USB vuole rendere più semplice la comprensione di ciò che i vari cavi e porte possono effettivamente fare. Sta cercando di abbandonare marchi come SuperSpeed e USB4 nel tentativo di semplificare le cose, ma non è detto che i produttori adottino le modifiche.

Le misure adottate fanno parte di un’iniziativa più ampia dell’USB Implementers Forum (USB-IF) volta a ridefinire gli standard del connettore. L’anno scorso il gruppo ha introdotto nuovi loghi per i cavi, le porte e le confezioni. Jeff Ravencraft, presidente e direttore operativo dell’USB-IF, ha dichiarato a The Verge: “L’aggiornamento del marchio ha lo scopo di aiutare le persone a capire di cosa sono capaci gli standard in termini di velocità di trasferimento dati e prestazioni, nonché di velocità di ricarica”.

SuperSpeed (noto anche come USB 3) esiste da oltre un decennio. Forse l’avete vista sulle scatole USB per cavi. In futuro, USB-IF vuole che i produttori di cavi utilizzino “USB 10Gbps” invece di “SuperSpeed USB 10Gbps” e “USB 20Gbps” invece di “USB4 20Gbps”. Nel frattempo, i cavi USB-C certificati dall’USB-IF dovranno indicare sia la velocità di trasferimento dati che il wattaggio di ricarica.

Le modifiche sono entrate in vigore di recente e il marchio aggiornato potrebbe iniziare a comparire sulle etichette e sulle confezioni entro la fine dell’anno. Le linee guida per il marchio si applicano ai prodotti con qualsiasi tipo di porta USB, ad eccezione dell’USB 1.0, che comunque non si vede molto in questi giorni, e dell’USB 2.0 (alias USB Hi-Speed). L’USB-IF ritiene che, in quest’ultimo caso, l’uso di “USB 480Mbps” possa creare confusione per coloro che, vedendolo sulla confezione, potrebbero credere che sia più veloce di USB 5Gbps, semplicemente a causa del numero più grande.

I requisiti di rebranding si applicano solo ai dispositivi e ai cavi certificati dall’USB-IF. Tuttavia, poiché l’USB è uno standard aperto (a differenza, ad esempio, di Thunderbolt 4), non c’è nulla che impedisca ai produttori di utilizzare il marchio SuperSpeed e USB4 se lo desiderano davvero, come osserva The Verge. Resta quindi da vedere quanto queste misure chiariranno effettivamente le cose per chi ha bisogno solo di un cavo per il proprio dispositivo.

Sapere quale cavo serve è già abbastanza complicato. I connettori e le porte Thunderbolt 3 e Thunderbolt 4 sono identici a quelli USB-C, ad esempio. Le linee guida aggiornate non aiutano molto a capire se un cavo supporta DisplayPort o un determinato standard di ricarica rapida.

Almeno in apparenza, queste sembrano mosse positive per ridurre la confusione e sbarazzarsi di verbosità inutili. Tuttavia, non è chiaro se l’abbandono del nome SuperSpeed, che in ogni caso era probabilmente meno utilizzato dell’USB 3, contribuirà effettivamente a chiarire le cose per la maggior parte degli utenti. In ogni caso, potrebbe non avere molta importanza, vista l’adozione sempre più diffusa dell’USB-C come standard più universale, che è poi lo scopo dell’USB.

Articolo precedentevivo X90 Series, svelata la capacità delle batteria
Articolo successivoExpert RAW arriva su Galaxy S20 Ultra, Note 20 Ultra e Z Fold 2