Secondo un recente rapporto di O’Reilly, l’adozione dell’IA generativa, incluse le piattaforme come ChatGPT, stanno crescendo a ritmi senza precedenti, nonostante le preoccupazioni legali e le sfide infrastrutturali.

Un nuovo rapporto dell’editore di tecnologia e fornitore di formazione O’Reilly mette in luce l’eccezionale crescita nell’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale generativa. Pubblicato mercoledì 22 novembre, il rapporto evidenzia che due su tre intervistati utilizzano quotidianamente piattaforme come ChatGPT.

“Non abbiamo mai visto una tecnologia adottata così rapidamente come l’IA generativa: è difficile credere che ChatGPT abbia solo un anno di vita”, sottolinea O’Reilly nel rapporto. Questo dato riflette l’enorme interesse e l’ampio utilizzo di queste tecnologie nel quotidiano.

Tuttavia, il rapporto segnala anche preoccupazioni legali significative riguardo ai limiti e alle conseguenze dell’uso di queste tecnologie. Inoltre, è stato riscontrato che è difficile trovare casi di successo concreto del suo impiego nel mondo degli affari, aprendo la strada a possibili complicazioni legali ancora poco chiare. A queste preoccupazioni si aggiunge il costo elevato associato alla costruzione di infrastrutture AI.

La ricerca condotta da O’Reilly si è svolta tra il 14 e il 23 settembre. Su un totale di 4.782 risposte, 2.857 hanno risposto a tutte le domande. La maggior parte delle risposte, il 74%, proveniva dal Nord America o dall’Europa, fornendo un’ampia prospettiva sull’adozione dell’IA in queste regioni.

Interessanti sono anche le aspettative degli utenti sull’IA: il 54% si aspetta che il principale vantaggio sia un aumento della produttività, mentre solo il 4% prevede una riduzione del numero di dipendenti. Inoltre, il 77% degli intervistati utilizza l’AI per supportare attività di programmazione.

Tra le applicazioni più frequenti dell’IA ci sono il rilevamento delle frodi, l’istruzione e la gestione delle relazioni con i clienti. Gli utenti hanno indicato che la programmazione dell’IA (66%) e l’analisi dei dati (59%) sono le competenze più richieste in questo ambito.

Nonostante la rapida adozione, molti utenti hanno ancora una familiarità limitata con le tecnologie AI: il 26% lavora con l’IA da meno di un anno, mentre il 18% ha già applicazioni in produzione. Inoltre, il 16% degli intervistati che lavorano con l’IA utilizza modelli open source.

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Carolina Napolano
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