Google minaccia azioni legali contro Samsung in una disputa sul motore di ricerca predefinito degli smartphone Galaxy, alimentando il dibattito sulla concorrenza nel settore.

Ăˆ guerra aperta tra Google e Samsung, due giganti dell’industria tecnologica che da anni collaborano nel mercato degli smartphone. Secondo quanto riportato mercoledì 27 settembre dal Wall Street Journal, Google avrebbe minacciato di citare in giudizio Samsung se il produttore sudcoreano avesse facilitato o modificato il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Galaxy.

Le tensioni tra le due aziende sembrano essere state accese dal tentativo di Samsung di avvicinarsi a Bing, il motore di ricerca di Microsoft, in seguito al lancio del nuovo ChatGPT. Anche se l’accordo con Microsoft non ha trovato una conclusione, Samsung ha cercato di mettere l’utente al centro, semplificando il processo di cambio del motore di ricerca nelle impostazioni dei suoi telefoni. Un tentativo, a quanto pare, di dare maggiore libertĂ  di scelta agli utenti nella selezione del loro motore di ricerca preferito.

Ma Google non l’ha presa bene. Non solo ha avvertito Samsung che tale mossa avrebbe violato l’accordo esistente tra le due societĂ , ma ha anche minacciato di infliggere una multa milionaria, sottolineando la gravitĂ  percepita di tale decisione da parte del colosso della ricerca.

Le rivelazioni sull’accesa disputa tra le due aziende sono emerse in seguito al processo antitrust in corso negli USA. La battaglia legale sta esponendo al pubblico le tattiche utilizzate da Google per mantenere la sua posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca. Il processo mette in evidenza come Google, sfruttando la sua influenza sul sistema operativo Android, possa limitare la crescita dei concorrenti e assicurarsi che il suo motore di ricerca rimanga predefinito su dispositivi Android e Apple.

Va sottolineato che Google è la forza trainante dietro Android e, come tale, detiene un’enorme leva su molti produttori di dispositivi. La maggior parte di loro, consapevole dell’importanza delle app e dei servizi di Google per il successo dei propri dispositivi fuori dalla Cina, tende a evitare scontri diretti.

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