A volte è necessario fare marcia indietro. Dopo le piccole polemiche causate dall’aggiunta di un limite di file su Google Drive, l’azienda di Mountain View ha deciso di fare marcia indietro. Su Twitter, l’azienda ha fatto sapere che sta cercando soluzioni migliori per migliorare la stabilità della sua soluzione di cloud storage.

Non tutte le novità sono positive e sembra che Google lo abbia imparato a sue spese. La scorsa settimana, l’azienda ha silenziosamente limitato il numero di file che possono essere archiviati su Drive. Quindi, anche se il limite di archiviazione non era stato raggiunto, ma sull’account erano presenti 5 milioni di file, non era possibile aggiungerne altri e nemmeno creare una cartella.

Il recente aggiornamento non ha incontrato il favore di tutti, ed in particolare su Reddit sono stati numerosi gli utenti a lamentarsi di non poter sfruttare appieno il limite di archiviazione previsto per il loro account – in alcuni casi, si trattava addirittura di un abbonamento a pagamento. In seguito a ciò, Google ha deciso di ammettere le proprie colpe e di rivolgere le scuse del caso attraverso il proprio account Twitter di Drive.

Google Drive non ha più limiti di file da inserire

Google ha iniziato confermando che un limite era stato effettivamente imposto, cosa che era stata fatta, se non con discrezione, almeno senza un annuncio ufficiale. “Abbiamo recentemente aggiornato il sistema per preservare la stabilità e ottimizzare le prestazioni rispetto ai limiti degli articoli di guida”, spiega l’azienda.

L’azienda continua: “Sebbene questa modifica abbia interessato solo un piccolo numero di persone, abbiamo deciso di annullarla e di esplorare altri modi per garantire una buona esperienza a tutti”. Questa decisione sarebbe stata presa per migliorare le prestazioni di Google Drive, almeno secondo il produttore. Ma, al di là del tappo in sé, è soprattutto la mancanza di comunicazione che ha scontentato gli utenti.

Google lo ha capito e assicura che d’ora in poi “comunicherà in anticipo agli utenti” le modifiche apportate a Google Drive.

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