La funzione di fotografia a 360 gradi, Photo Sphere, è stata rimossa dalla versione 9.1 dell’app Google Camera nei nuovi Pixel 8, scatenando reazioni e discussioni tra gli utenti fedeli alla particolarità di questa opzione fotografica.

Un ritratto panoramico a 360 gradi che cattura l’essenza di un luogo o di un momento speciale: questo era Photo Sphere, la funzione che permetteva agli utenti di Google Camera di creare immagini immersive in stile Street View. Questa caratteristica, lanciata per la prima volta nel 2012 con il Nexus 4, ha ora visto la sua rimozione a partire dalla versione 9.1 dell’app Google Camera, preinstallata sui nuovi dispositivi Pixel 8 e Pixel 8 Pro.

Questa rimozione non impatta, per ora, i modelli Pixel di vecchia generazione che utilizzano versioni 9.0 o precedenti dell’app Google Camera, tuttavia, c’è un’aura di incertezza se, e quando, anche questi dispositivi subiranno una simile perdita con futuri aggiornamenti software.

Nonostante Photo Sphere non fosse utilizzata da una schiacciante maggioranza degli utenti Pixel, la sua rimozione ha destato l’indignazione di una parte della community. Un utente lamenta su Reddit: “Perché mai Google dovrebbe rimuovere Photo Sphere? Ogni volta che l’ho usata su un iPhone sono rimasti scioccati dal fatto che sia nell’app fotocamera normale. Che delusione”. Le parole di un altro utente evidenziano un forte legame emotivo con la funzione: “Sono così arrabbiato per questa cosa, è la mia funzione preferita della fotocamera. Cattura i luoghi come nessun’altra cosa”.

Circa un decennio fa, Google lanciò un video promozionale per Photo Sphere, dimostrando come gli utenti potessero creare le loro immagini a 360 gradi e anche condividere scatti degni di nota su Google Maps. Tuttavia, la promozione della funzione è stata relativamente discreta nel corso degli anni, potenzialmente limitando la sua adozione tra gli utenti.

La rimozione di Photo Sphere dalla serie Pixel 8 ha, ironicamente, riportato la funzione alla luce del dibattito. Gli utenti con dispositivi Pixel 7 o modelli precedenti, che ancora possiedono la funzione, potrebbero sentirsi spinti a esplorare e utilizzare Photo Sphere ora che la sua esistenza è minacciata. La scoperta e l’uso di questa caratteristica in questo periodo potrebbero far risorgere l’interesse e l’apprezzamento per le immagini panoramiche a 360 gradi, e magari persino alimentare una discussione più ampia sulla salvaguardia delle funzioni amate, ma forse sottovalutate, nelle future iterazioni del software.

È chiaro che ogni aggiornamento o modifica di funzionalità in dispositivi e applicazioni di uso quotidiano può generare reazioni variegate tra gli utenti. Ciò che per alcuni può sembrare un miglioramento o una semplificazione, per altri può rappresentare la perdita di una caratteristica cara o utilizzata. In questo contesto, la decisione di Google rimette in luce l’importanza del feedback degli utenti e della comunicazione nel ciclo di vita di un prodotto tecnologico.

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Carolina Napolano
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