Sony, inizialmente critica dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, accetta ora l’accordo per mantenere il franchise Call of Duty su PlayStation. Cosa cambia per l’ecosistema PlayStation e come potrebbe influire sul panorama dei videogiochi?

Da quando Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard, Sony è stata tra le voci più forti contrarie all’accordo. L’azienda giapponese ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità che Microsoft possa rendere il popolare franchise di Call of Duty esclusivo per l’ecosistema Xbox, penalizzando così l’utenza PlayStation.

Microsoft ha cercato di placare Sony offrendo vari accordi, inclusa la promessa di mantenere Call of Duty su PlayStation per almeno 10 anni, con parità tecnica e di contenuti. Nonostante ciò, Sony ha continuato a opporsi alla fusione fino a poco tempo fa.

Recentemente, la causa dell’autorità di regolamentazione statunitense contro Microsoft è stata respinta dalla Corte federale. Questo sviluppo ha segnato un punto di svolta per Sony, che ha deciso di accettare l’accordo proposto da Microsoft. Ora, l’unico ostacolo rimanente per la conclusione dell’acquisizione è rappresentato dalle indagini condotte dall’autorità di regolamentazione britannica.

I dettagli dell’accordo tra Sony e Microsoft non sono stati completamente chiariti nell’annuncio ufficiale, ma grazie al giornalista Tom Warren di The Verge, abbiamo una visione più precisa della situazione. Secondo quanto riportato, l’accordo iniziale del gennaio 2022 avrebbe garantito la presenza di “tutti i titoli per console Activision esistenti su Sony, comprese le future versioni del franchise Call of Duty o qualsiasi altro franchise Activision attuale fino al 31 dicembre 2027”. Tuttavia, Kari Perez, responsabile delle comunicazioni globali di Xbox, ha confermato che l’accordo firmato questa settimana riguarda solo il franchise di Call of Duty.

Stephen Totilo, giornalista di Axios, ha inoltre svelato che il nuovo accordo copre un periodo di 10 anni. Ciò significa che, una volta scaduto l’accordo, Microsoft potrebbe rendere Call of Duty esclusivo per le sue piattaforme.

L’accordo con Sony segue il modello di quello precedentemente stipulato con Nintendo, mentre gli accordi con le società di cloud gaming come NVIDIA e Boosteroid includono altri giochi di Activision. Anche se i giochi di Activision possono ancora essere rilasciati su PlayStation, Microsoft non ha l’obbligo contrattuale di farlo.

Le conseguenze dell’accordo tra Microsoft e Sony potrebbero quindi variare in base alle circostanze. In alcuni casi, potrebbe essere più vantaggioso per Microsoft rendere i giochi disponibili su tutte le piattaforme, mentre in altri potrebbe preferire mantenere l’esclusività Xbox. Solo il tempo dirà come l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft influenzerà il futuro del panorama dei videogiochi.

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