Apple starebbe trattando con Big G per ottenere la licenza di Google Gemini, il modello di intelligenza artificiale generativa, per potenziare le funzioni AI di iPhone.

Oltre a utilizzare Gemini per alimentare le funzioni delle sue applicazioni e dei suoi servizi, Google offre il suo LLM a sviluppatori terzi. Secondo quanto riferito, Apple è in trattative con Google per ottenere la licenza di Gemini per iPhone. Secondo Bloomberg, sono in corso trattative attive per consentire ad Apple di concedere in licenza Gemini, l’insieme di modelli di intelligenza artificiale generativa di Google, per alimentare alcune nuove funzioni in arrivo quest’anno sul software di iPhone. Apple ha anche parlato con OpenAI, che alimenta le capacità di intelligenza artificiale di Microsoft.

Apple sta cercando di collaborare con l’IA generativa basata su cloud, e il rapporto di oggi cita la generazione di testo e immagini come esempi di ciò per cui Google Gemini potrebbe essere utilizzato. Allo stesso tempo, Apple sta lavorando per offrire i propri modelli e le proprie capacità di IA sul dispositivo con l’imminente rilascio di iOS 18.

Le trattative sono ancora in corso e non è chiaro come l’accordo sull’IA sarà portato avanti. Si tratterebbe di un’espansione significativa del rapporto esistente – motore di ricerca predefinito – tra le due aziende. Per quanto riguarda il resto del settore, a febbraio Google ha annunciato una partnership con Samsung per far sì che Gemini attivi le funzioni di riassunto nelle app di note e di registrazione vocale del Galaxy S24, oltre che nella tastiera. Samsung sta anche utilizzando la diffusione del testo da immagine a immagine di Imagen 2 per una funzione di editing generativo nell’app Galleria. Tutte queste funzioni richiedono un’elaborazione sul lato server, ma Samsung utilizza anche una versione di Google Gemini sul dispositivo.

Google offre Gemini in tre versioni, con Pro che viene utilizzato dalla maggior parte delle applicazioni di prima generazione e di terze parti. Gemini 1.0 Pro alimenta la versione gratuita di gemini.google.com, mentre 1.0 Ultra è utilizzato nel livello a pagamento Gemini Advanced.

Gemini 1.0 è disponibile in versione stabile, ma a metà febbraio Google ha presentato in anteprima Gemini 1.5 con una finestra di contesto notevolmente ampliata che consente di assorbire più informazioni. Questo può rendere “l’output più coerente, rilevante e utile”.

  • Gemini Ultra: il modello più grande e più capace per attività molto complesse
  • Gemini Pro: il modello migliore per la scalabilità di un’ampia gamma di compiti
  • Gemini Nano: il modello più efficiente per le attività on-device

Bloomberg prevede che l’annuncio di un accordo non avverrà prima della WWDC di giugno, con Apple che potrebbe optare per OpenAI o addirittura per più fornitori, come indicato nel report di oggi.

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