Una proposta di azione legale collettiva presentata per conto di emittenti di carte di pagamento accusa Apple di aver tratto profitto illegalmente da Apple Pay e di aver violato le leggi antitrust. L’Affinity Credit Union dell’Iowa figura come querelante nella denuncia, depositata il 18 luglio presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti. L’azione legale sostiene che, limitando i pagamenti contactless sui dispositivi iOS ad Apple Pay e addebitando agli emittenti di carte di pagamento le commissioni per l’utilizzo del portafoglio mobile, il produttore di iPhone sta adottando un comportamento anticoncorrenziale.

Mentre gli utenti Android hanno a disposizione opzioni per i portafogli mobile contactless, gli utenti iOS possono utilizzare la tecnologia tap-to-pay solo attraverso Apple Pay. In altre parole, gli utenti iPhone possono scaricare l’applicazione Google Pay, ma non possono utilizzarla per effettuare pagamenti contactless nei negozi. Android non addebita agli emittenti di carte di pagamento l’utilizzo di alcun portafoglio mobile supportato. Diverso è il discorso per Apple Pay, che addebita agli emittenti di carte di credito una commissione dello 0,15% sulle transazioni di credito e di mezzo centesimo sulle transazioni di debito. Secondo l’accusa, queste commissioni hanno fruttato ad Apple fino a 1 miliardo di dollari all’anno.

"Nell'ecosistema Android, dove competono più portafogli digitali, non ci sono commissioni per gli emittenti", si legge nella denuncia. "Il risultato è che gli emittenti di carte di credito pagano ogni anno 1 miliardo di dollari di commissioni per Apple Pay e 0 dollari per accedere a portafogli Android funzionalmente identici. Se Apple dovesse affrontare la concorrenza, non potrebbe sostenere queste ingenti commissioni".

La causa sostiene che, limitando gli utenti iOS al solo Apple Pay per i pagamenti senza contatto, Apple sta bloccando i portafogli mobili concorrenti dal mercato. Gli emittenti di carte di pagamento sono essenzialmente costretti a pagare le commissioni di transazione di Apple se vogliono offrire il loro servizio agli utenti di iPhone.

Apple sta affrontando una sfida simile per il suo sistema di pagamento nell’UE, dove a maggio una commissione antitrust ha affermato che il gigante tecnologico sta bloccando illegalmente gli sviluppatori di terze parti dall’abilitare i pagamenti contactless. Apple ha negato le accuse dell’UE, sostenendo che l’accesso di sviluppatori terzi costituirebbe un rischio per la sicurezza. Si tratta di un’argomentazione che Apple ha già usato in passato per giustificare la mancata apertura della sua piattaforma, come nel caso degli app store di terze parti.

Articolo precedenteWhatsApp consentirà di creare avatar 3D personalizzati
Articolo successivoNubia Z40S Pro diventa ufficiale