Svelati nuovi dettagli sui futuri processori Strix Point: la tecnologia Zen 5 pronta a rivoluzionare le prestazioni delle CPU AMD Ryzen 8000.

Le luci dell’innovazione tecnologica tornano ad accendersi su AMD e la sua rivoluzionaria architettura Zen 5. Dopo l’anteprima nei database di Einstein@Home e LHC@home e le prime conferme emerse dal webinar Meet The Expert, nuove informazioni emergono dal database del benchmark MilkyWay@home. Tra le righe del codice, l’ipotesi: il processore di punta della serie di APU mobile Strix Point potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo.

L’indizio chiave è un dettaglio criptico: il nome in codice del campione di ingegneria della CPU, la sigla 100-000000994-03N, insieme all’appartenenza alla Family 26, la famiglia dei processori Zen 5. Queste informazioni suggeriscono che l’architettura Zen 5 sia il cuore pulsante della serie Strix Point.

Il benchmark MilkyWay@home riporta un conteggio di 24 core. Tradotto in termini più accessibili, questo indica la presenza di 12 core con multithreading, che, secondo i rumor, sarebbe il massimo raggiungibile per questa serie. Tuttavia, Strix Point non dovrebbe essere l’unico traguardo. Accanto a questi processori, si prevede infatti l’introduzione dei processori della serie Strix Point Halo, che avrebbero un design chiplet e potrebbero raggiungere fino a 16 core.

Come previsto, i nuovi processori AMD integreranno GPU RDNA 3.5, che beneficeranno del supporto della tecnologia Artificial Intelligence Engine, introdotta con le APU della serie Ryzen 7000. Sebbene le informazioni siano ancora frammentarie e basate principalmente su indiscrezioni, è ormai certo che i chip esistono. Nomi e specifiche, tuttavia, potrebbero subire variazioni prima del lancio ufficiale.

Nonostante non sia previsto un incremento nel numero di core per i nuovi processori Ryzen 8000, ci aspettiamo comunque un notevole salto in avanti in termini di prestazioni. Questo grazie ai core Zen 5 e all’avanzamento delle GPU integrate, che passeranno da una generazione all’altra rispetto alle attuali GPU integrate RDNA 2. L’incremento delle prestazioni sarà probabilmente contenuto per i processori desktop, per i quali ci aspettiamo un aumento minimo delle compute unit, similmente a quanto accaduto per i Ryzen 7000. Tuttavia, l’incremento dovrebbe essere più significativo nel caso delle APU mobile.

Le GPU RDNA 3.5, infatti, potrebbero fare il loro debutto proprio sui processori con architettura Zen 4, in particolare sulle APU mobile Hawk Point, attese all’inizio del prossimo anno sotto l’etichetta della famiglia Ryzen 8000. Per i processori desktop Zen 5, Zen 5c, Zen 5 con 3DV-cache, il debutto è previsto nel 2024, così come per le GPU RDNA 4 per schede video discrete. Le APU mobile Zen 5 Strix Point e Strix Point Halo, invece, dovrebbero essere lanciate nella seconda metà del 2024.

Mentre l’industria dell’hardware continua a spingere i limiti dell’innovazione, la serie Ryzen 8000 promette di offrire un mix entusiasmante di potenza di calcolo e efficienza energetica. Aspettiamo con impazienza ulteriori aggiornamenti da AMD, mentre il palcoscenico tecnologico si prepara per l’arrivo di una nuova generazione di processori rivoluzionari.

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