Amazon, causa antitrust all’orizzonte: citata in giudizio dalla FTC statunitense con l’accusa di soffocare la concorrenza e di danneggiare i consumatori.

La Federal Trade Commission insieme a diversi procuratori generali degli Stati Uniti hanno presentato una causa antitrust contro Amazon, sostenendo che il gigante dell’e-commerce abbia sfruttato la sua posizione dominante sul mercato per eliminare potenziali concorrenti, danneggiando però in questo modo i consumatori.

La causa, di 172 pagine, rivela come Amazon abbia estromesso i concorrenti dal settore della vendita al dettaglio online, costringendo finanziariamente i commercianti che dipendono dalla sua piattaforma. Nella denuncia si spiega che Amazon ha utilizzato una “combinazione di tattiche punitive e coercitive per mantenere illegalmente i suoi monopoli”, ha dichiarato Lina Khan, presidente della FTC.

La denuncia contiene accuse dettagliate su come Amazon sfrutti il suo potere monopolistico “per arricchirsi, aumentando i prezzi e degradando il servizio per le decine di milioni di famiglie americane che fanno acquisti sulla sua piattaforma”.

Secondo quanto dichiarato dalla FTC, Amazon avrebbe messo in atto diverse pratiche, fra cui, ad esempio, quella di danneggiare la concorrenza richiedendo ai venditori sulla sua piattaforma di acquistare i servizi logistici interni di Amazon al fine di ricevere i vantaggi riservati ai venditori migliori, noti come idoneità “Prime”.

Inoltre la FTC sostiene che l’azienda costringa in modo anticoncorrenziale i venditori a offrire i propri prodotti su Amazon ai prezzi più bassi del web, vietando di offrire i propri prodotti su marketplace concorrenti a un prezzo inferiore.

Tutto ciò si tradurrebbe in un servizio clienti più scadente con risultati di ricerca che favoriscono i prodotti di Amazon rispetto a quelli dei suoi rivali.

Dal canto suo Amazon ha risposto attraverso le parole di David Zapolsky che ha dichiarato in un comunicato che l’azione legale è “sbagliata dal punto di vista fattuale e legale e non vediamo l’ora di far valere le nostre ragioni in tribunale”, aggiungendo che le pratiche contestate dalla FTC avrebbero invece contribuito a stimolare la concorrenza e l’innovazione in tutto il settore della vendita al dettaglio, portando “una maggiore scelta, a prezzi più bassi e a consegne più rapide per i clienti di Amazon, oltre che a maggiori opportunità per le aziende che vendono nei negozi di Amazon”.

Il punto cardine resta il danneggiamento dei consumatori. La legge statunitense contro la concorrenza è complessa, ma in genere i pubblici ministeri devono dimostrare che le aziende hanno agito in modo da danneggiare finanziariamente i consumatori.

Khan ha anche lasciato aperta la possibilità che i dirigenti di Amazon possano essere ritenuti personalmente responsabili, qualora vi siano prove sufficienti della loro responsabilità per il presunto comportamento illegale di Amazon. Questa non è l’unica denuncia che l’azienda sta affrontando; una di queste la vede accusata di aver gonfiato i prezzi dei dispositivi Apple.

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Carolina Napolano
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