Ogni settimana, la Commissione Europea riceve decine di richieste da parte dei detentori dei diritti statunitensi per i link a falsi siti di download illegali. La situazione si protrae da mesi.

Da diversi mesi gli hacker si sono letteralmente “accampati” sui siti web dell’Unione Europea per attirare gli utenti Internet più ingenui verso falsi siti di download illegali. Non sono riusciti a sbarazzarsi di questa piaga, tanto che Google ha deciso di dereferenziare i link incriminati.

L’Unione Europea non è ancora riuscita ad arginare il flusso di link a piattaforme di pirateria ospitate sui propri siti istituzionali. Tuttavia, da diversi mesi è stata informata del problema dai detentori dei diritti statunitensi. Le denunce e le richieste di rimozione ai sensi del Digital Millennium Copyright Act stanno arrivando a centinaia e un sito in particolare, Europa.eu, è stato preso di mira per le continue violazioni. Questo è a dir poco ironico, visto che il Vecchio Continente è molto attivo nella lotta alla pirateria.

La Commissione comunica spesso i pericoli di questa pratica. Per i detentori dei diritti, questa pratica comporta una notevole perdita di introiti e per gli utenti di Internet il rischio di essere infettati da malware è elevato. Gli hacker hanno individuato una falla nella procedura di caricamento dei documenti PDF su vari portali europei e la sfruttano per offrire link a download di blockbuster americani. Invece di ottenere il contenuto desiderato, gli utenti vengono reindirizzati a siti che richiedono informazioni di pagamento prima di dare accesso ai titoli desiderati.

Un portavoce della Commissione ha parlato del problema a Torrent Freak: “Siamo consapevoli del problema e continuiamo a lavorare per risolverlo. Le soluzioni a lungo termine comportano la necessità di cambiare il modo in cui i cittadini possono comunicare con la Commissione. È estremamente difficile procedere rapidamente senza interrompere i servizi ai cittadini europei”.

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