Una carenza di manodopera qualificata porta l’industria taiwanese dei semiconduttori TSMC a ritardare la produzione di chip a 4 nanometri, sollevando questioni sulla dipendenza tecnologica degli Stati Uniti e sull’attuazione del CHIPS and Science Act.

La società taiwanese di semiconduttori TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) ha annunciato che posticiperà l’inizio della produzione di chip a 4 nanometri nel suo primo stabilimento di Phoenix, Arizona, dal 2024 al 2025. La mancanza di lavoratori qualificati per completare la costruzione in tempo è la ragione principale dietro a questa decisione, secondo il presidente della società, Mark Liu.

Questo ritardo nella produzione nel cuore degli Stati Uniti è un colpo per il CHIPS and Science Act, firmato dal Presidente Biden lo scorso anno. Questa misura legislativa, che prevede finanziamenti e crediti fiscali per 52,7 miliardi di dollari, mira a incentivare la produzione domestica di semiconduttori. TSMC, per esempio, ha richiesto 15 miliardi di dollari di crediti d’imposta per i suoi due stabilimenti in Arizona, prevedendo di investire un totale di 40 miliardi di dollari nello Stato.

Tuttavia, il governo federale non sembra preoccupato per la mancanza di lavoratori qualificati. Olivia Dalton, rappresentante della Casa Bianca, ha rilasciato una dichiarazione assicurando che il CHIPS and Science Act fornirà la “forza lavoro di cui abbiamo bisogno”.

Nonostante le rassicurazioni del governo, il ritardo rappresenta un problema per le aziende tecnologiche che dipendono dalla produzione di TSMC, in particolare Apple. La società di Cupertino ha pianificato di utilizzare chip a 4 e 3 nm prodotti negli stabilimenti di Phoenix per i suoi futuri iPhone e Mac. Se il ritardo dovesse persistere, Apple potrebbe essere costretta a ritardare il lancio dei prodotti o a ricorrere a produttori alternativi.

Il ritardo della TSMC mette in luce una sfida significativa per gli Stati Uniti nel loro tentativo di riportare più produzione tecnologica nel Paese. Sebbene non manchino risorse finanziarie e volontà politica, il numero di lavoratori formati per questi compiti sembra inferiore rispetto a quello di Taiwan e di altri centri di produzione globale.

Nel complesso, ciò sottolinea la necessità di concentrarsi non solo sulla promozione della produzione nazionale, ma anche sulla formazione e l’educazione di una forza lavoro competente. Il successo dell’iniziativa di Biden non dipende solo dal finanziamento, ma anche da una forza lavoro pronta a mettere in pratica i piani di produzione su scala nazionale.

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