La famosa TSMC taiwanese, la più grande fabbrica al mondo, ha rappresentato non meno del 70% della produzione dei principali chipset per processori in questo primo trimestre del 2022 – dai famosi System-on-Chip (SoC) ai processori applicativi (AP) e ai modem cellulari. Lo indica una ricerca di Counterpoint, che ha tuttavia individuato un calo del 5% delle spedizioni nel settore rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Parallelamente, c’è stata una crescita del 23% degli utili, considerando che il settore è avanzato nella produzione di chipset 5G più costosi. Dietro TSMC c’é Samsung, responsabile di quasi tutto il restante 30% del mercato.

Secondo le stime, l’azienda taiwanese investirà 100 miliardi di dollari entro il 2023 in impianti di produzione di chip a 5, 4 e 3 nm per soddisfare l’elevata domanda in questo mercato di processi avanzati e costosi. Anche i chipset per smartphone prodotti da TSMC sarebbero calati del 9% in questo primo trimestre, poiché Qualcomm ha deciso di affidare a Samsung la produzione della banda base X60, insieme a un calo delle unità di chipset per smartphone di MediaTek.

La situazione dovrebbe cambiare nella seconda metà dell’anno, con più brand che si rivolgono alla produzione avanzata di TSMC. Dopotutto, nell’intervallo tra 4 nm e 7 nm, TSMC è responsabile del 65% della produzione.

Vale la pena notare, tuttavia, che Samsung ha conquistato il 60% del mercato a 4 nm grazie all’intensa produzione dello Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm, insieme alla serie Samsung Galaxy S22, ovviamente. Samsung Foundry ha anche beneficiato del chipset 5 nm Exynos 1280 5G di fascia media aggiornato per i suoi smartphone Galaxy A53 e A33 di volume superiore.

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