Telegram regala abbonamenti Premium a chi partecipa al P2PL, ma il programma ha costi nascosti e rischi per la privacy.

Telegram ha sempre spiccato per il suo approccio innovativo nel mondo delle app di messaggistica, offrendo spesso funzioni all’avanguardia e alternative interessanti rispetto ai suoi concorrenti. Tuttavia, una delle ultime iniziative dell’azienda, il Peer-To-Peer Login Program (P2PL), solleva importanti questioni in merito alla privacy e ai costi per gli utenti coinvolti.

Lanciato recentemente su Android, questo programma prevede l’utilizzo del numero di telefono degli utenti di Telegram come ponte per inviare codici di accesso unici (OTP) tramite SMS ad altri utenti che cercano di accedere all’applicazione. Sebbene questa possa sembrare una funzione aggiuntiva interessante, comporta importanti implicazioni in termini di privacy e costi.

In particolare, Telegram afferma di poter utilizzare il numero di un utente per inviare fino a 150 OTP al mese, con il dettaglio non trascurabile che tutti i costi associati a questi SMS, inclusi quelli internazionali, ricadono sull’utente stesso. Ciò significa che un utente potrebbe trovarsi a dover sostenere spese non indifferente a causa del programma, una prospettiva che non tutti potrebbero accogliere favorevolmente.

Un ulteriore elemento di preoccupazione è legato alla privacy: i numeri di telefono degli utenti coinvolti in questo scambio diventano visibili reciprocamente. Tale scenario potrebbe facilmente trasformarsi in un “incubo per la privacy”, aperto a potenziali abusi e molestie, dato che non vi sono garanzie sulla sicurezza dei dati personali condivisi.

Nonostante i rischi, Telegram offre agli utenti che partecipano al programma un abbonamento gratuito mensile a Telegram Premium, con un valore di 3,19 euro, che include una serie di vantaggi come il caricamento di file fino a 4 GB, download accelerati, trascrizioni di messaggi vocali, e altro ancora. Sebbene questa ricompensa possa sembrare allettante, è fondamentale chiedersi se il gioco valga davvero la candela.

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