Se il 2021 segnava l’inizio di una nuova era per l’industria dello streaming, il 2023 ne ha consacrato il dominio assoluto, ma non è tutto oro ciò che luccica.

Le piattaforme di streaming hanno riscritto il modo in cui consumiamo contenuti televisivi e cinematografici. Secondo un’analisi recente di Nielsen, società di punta nell’analisi di mercato, la crescita dell’offerta sulle piattaforme di streaming, come Netflix, Prime Video e Disney Plus, è stata impressionante. Ma questa abbondanza porta con sé sia opportunità che sfide.

I dati emersi mostrano che il numero di titoli disponibili su queste piattaforme è cresciuto di quasi il 40% in soli due anni. Nel 2021, in Paesi come Germania, Canada, Stati Uniti e Messico, erano disponibili 1,9 milioni di titoli. Tuttavia, nel 2023, questo numero ha raggiunto i 2,35 milioni, segnando un aumento del 39%.

A prima vista, potrebbe sembrare una vittoria assoluta per gli appassionati di cinema e serie TV. Ma c’è un rovescio della medaglia. Nonostante l’enorme catalogo di opzioni, Nielsen rileva che 1 utente su 5 ha scelto di abbandonare la piattaforma. La ragione? Non sono riusciti a trovare qualcosa di interessante da guardare. Questo mette in luce una questione cruciale: avere un vasto catalogo non significa necessariamente avere un catalogo di qualità, o almeno uno che risponda alle esigenze di tutti.

Il cambiamento nell’industria dell’intrattenimento è ancora più evidente quando si esaminano le statistiche relative all’uso della televisione. Il 38,7% del consumo televisivo è ora dedicato alle piattaforme di streaming come Netflix, Disney Plus e Prime Video. Al contrario, la televisione tradizionale in chiaro e via cavo, una volta giganti indiscussi del settore, hanno visto un declino significativo, con un’audience combinata che per la prima volta scende sotto il 50%.

Tuttavia, non tutto è perduto per la TV tradizionale. Un dato interessante è l’interesse degli spettatori per i contenuti locali trasmessi in formato tradizionale. Ad esempio, gli americani hanno dedicato il 60% del loro tempo televisivo ai programmi trasmessi sui canali tradizionali nel maggio di quest’anno.

E per quanto riguarda il futuro dello streaming? Nielsen suggerisce che potrebbe essere legato a piattaforme gratuite o a basso costo che offrono contenuti pubblicitari. Un esempio perfetto è il piano base di Netflix con pubblicità, che ha già attratto oltre 5 milioni di utenti.

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