Unione Europea promuove l’installazione di stazioni di ricarica, accelerando la transizione verso la mobilità sostenibile e creando un futuro luminoso per le auto elettriche.

Il paesaggio delle auto elettriche in Europa si è improvvisamente illuminato, grazie all’approvazione di una legislazione fondamentale che rappresenta un balzo in avanti verso un futuro di mobilità sostenibile. L’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza di un’infrastruttura di ricarica accessibile e diffusa per promuovere la transizione verso la mobilità elettrica, presentando una significativa innovazione legislativa. Con una chiara maggioranza di 514 voti a favore, 52 contrari e 74 astensioni, il Parlamento Europeo ha adottato in modo definitivo le nuove regole sull’infrastruttura per i combustibili alternativi, noti come Alternative Fuels Infrastructure Regulation (AFIR), parte integrante del pacchetto Fit for 55.

Questo atto legislativo è ora in attesa dell’adozione formale da parte del Consiglio Europeo. Le nuove norme sull’infrastruttura per i combustibili alternativi entreranno in vigore sei mesi dopo la loro promulgazione ufficiale.

Le innovazioni introdotte dal regolamento, oggetto di accesi dibattiti nel recente passato, sono numerose e di notevole rilevanza. In primo luogo, i Paesi membri dovranno garantire, entro il 2026, l’installazione di stazioni di ricarica con una potenza minima di 400 kW ogni 60 km sulle principali arterie della rete TEN-T. Ma non solo, entro il 2028, questa potenza dovrà essere incrementata fino a raggiungere 600 kW.

Inoltre, il regolamento prevede l’installazione di stazioni di ricarica specificamente dedicate ai camion e autobus, che dovranno essere posizionate ogni 120 km e installate su almeno la metà delle strade principali dell’UE entro il 2028. Le suddette stazioni avranno una potenza di uscita che varierà da 1.400 kW a 2.800 kW, a seconda della strada.

Ma non è tutto, poiché le stazioni di rifornimento di idrogeno non sono state trascurate da questa legislazione innovativa. Entro il 2031, l’UE richiede che i Paesi membri garantiscano la presenza di stazioni di rifornimento di idrogeno sulla rete centrale TEN-T almeno ogni 200 km.

Una particolare attenzione è stata dedicata anche alla semplificazione dei processi di rifornimento di energia e idrogeno. La nuova normativa prevede che i consumatori possano effettuare pagamenti presso i punti di ricarica in modo semplice e veloce, tramite carte di credito o dispositivi contactless, senza la necessità di stipulare un abbonamento. Inoltre, il prezzo dell’energia e dell’idrogeno dovrà essere chiaramente indicato per kWh, kg o per minuto/sessione.

Il caposaldo finale di questa normativa riguarda la creazione di una banca dati dell’UE sui carburanti alternativi entro il 2027. Questa risorsa, accessibile al pubblico, avrà lo scopo di fornire informazioni dettagliate ai consumatori sulla disponibilità, i tempi di attesa e i prezzi nelle diverse stazioni di rifornimento.

Con queste nuove norme, l’Unione Europea manifesta il suo impegno concreto verso un futuro di mobilità più sostenibile e accessibile, dando un potente impulso all’espansione delle auto elettriche. Questo atto segna un punto di svolta nel cammino verso una mobilità più green, testimoniando l’inequivocabile direzione che l’Unione Europea sta prendendo nel campo della sostenibilità ambientale.

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