AMD, il gigante dell’hardware, spinge l’innovazione con una tecnologia che simula diversi chipset di schede madri, riducendo i costi e aumentando la flessibilità del testing.

AMD è un gigante indiscusso dell’hardware, e la sua più recente innovazione mette in luce l’impegno costante dell’azienda per la sperimentazione e l’evoluzione tecnologica. In un recente documentario prodotto dal canale YouTube Gamers Nexus, AMD ha aperto le porte dei suoi laboratori di sperimentazione, rivelando una tecnologia rivoluzionaria che simula diversi chipset di schede madri. Questa nuova tecnica permette all’azienda di testare le sue nuove piattaforme in modo più efficiente e a costi ridotti.

La tecnologia, basata su schede “impilabili”, consente a una singola piattaforma di simulare diverse configurazioni di ingresso e uscita (I/O). Questo spettro di configurazioni spazia dal modello base B650 al più avanzato X670E. L’obiettivo è quello di simulare qualsiasi interfaccia di connettività che i brand di schede madri potrebbero offrire sulle loro piattaforme con socket AM5, in particolare quelle che supportano il Ryzen 7000.

Secondo gli ingegneri di AMD, la tecnologia funziona con una scheda madre di riferimento che non ha un proprio chipset. Invece, la scheda madre dispone di slot aggiuntivi sul lato superiore. Questi slot consentono di collegare e “impilare” altre piattaforme, creando una sorta di “edificio” di circuiti. Questa struttura consente di simulare diverse configurazioni di schede madri con socket AM5.

Grazie a questa soluzione innovativa, è possibile testare una serie di porte di connettività aggiuntive senza dover cambiare la piattaforma di riferimento. Queste porte includono SATA, più versioni di USB, storage con fattore di forma M.2, ingressi per cavi Ethernet e altro ancora. Aggiungendo e impilando ulteriori schede, la connettività della piattaforma di test può essere estesa a piacere.

Questa tecnologia offre notevoli vantaggi. Per prima cosa, permette al produttore di eseguire test su nuovi chipset senza dover sostituire le schede madri di riferimento, riducendo notevolmente i costi. Inoltre, in teoria, le schede possono essere impilate “all’infinito”, anche se la funzionalità è limitata dalle capacità del PCI Express 4.0, l’interfaccia utilizzata per interconnettere le piattaforme.

Al di là del laboratorio, AMD ha introdotto l’architettura multi-chipset anche per i consumatori. Con il lancio dei processori Ryzen 7000, AMD ha presentato una tecnologia che consente di estendere le funzionalità delle schede madri entry-level, come la B650, a piattaforme ad alte prestazioni mediante l’uso di kit di espansione del chipset X670.

Il documentario di Gamers Nexus rivela anche un prototipo di dissipatore integrato per i processori Ryzen 7000, dotato di una camera di vapore integrata. Questo progetto, secondo gli ingegneri di AMD, era “molto vicino” a diventare realtà, ma ha incontrato problemi di fattibilità produttiva. Tuttavia, il fatto che sia stato considerato dimostra l’approccio innovativo e avanguardista che AMD adotta nello sviluppo dei suoi prodotti hardware.

La nuova tecnologia di simulazione di chipset di schede madri è un altro esempio di come AMD continua a guidare l’innovazione nel settore dell’hardware. Con costi di testing ridotti e una maggiore flessibilità nelle configurazioni di test, la strada per lo sviluppo di nuove piattaforme hardware appare più agevole e promettente.

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