Sorprendenti evoluzioni nella memoria degli smartphone Android indicano un futuro dominato da dispositivi ultra-potenti, ma c’è davvero bisogno di tutto questo potere?

Una rivoluzione sta bussando alle porte del mercato degli smartphone, e potrebbe rivoluzionare completamente le nostre aspettative su ciò che un dispositivo mobile può fare. Digital Chat Station ha recentemente svelato che i produttori stanno già sperimentando smartphone Android dotati di una stupefacente capacità di 32 GB di RAM. Una tale potenza di memoria è difficile da immaginare, soprattutto se si considera che supera la capacità di molti computer portatili e MacBook attualmente in commercio.

Solo pochi anni fa, la notizia che smartphone con 24 GB di RAM avrebbero fatto la loro comparsa sul mercato aveva lasciato molti increduli. Ma ora, nel 2024, sembra che si stia spingendo ulteriormente il confine della tecnologia, con una capacità che sembra più adatta a un potente server che a un dispositivo tascabile.

Ancora avvolto nel mistero, Digital Chat Station non ha rivelato quale produttore sarà il pioniere di questa nuova ondata tecnologica. Tuttavia, gli indizi sembrano puntare verso l’Oriente. Il gigante cinese BBK, noto per essere sempre all’avanguardia in termini di specifiche hardware, ha già sorpreso tutti con l’introduzione di 24 GB di RAM nei suoi modelli OnePlus Ace 2 Pro e realme GT 5 Pro.

Ma una domanda sorge spontanea: c’è davvero bisogno di tanta RAM in uno smartphone? La risposta potrebbe non essere così semplice. L’utente medio potrebbe non trarre vantaggio da una tale capacità, ma il vero motore dietro a questo incremento potrebbe essere l’intelligenza artificiale. I Large Language Models (LLM), modelli di elaborazione del linguaggio naturale basati sull’IA, richiedono infatti una considerevole quantità di RAM per funzionare in modo ottimale a livello locale, senza dipendere dal cloud.

Tuttavia, c’è chi sostiene che questa corsa alla RAM sia poco più che una mossa di marketing, specialmente se consideriamo che giganti tecnologici come Samsung, Xiaomi e Apple non hanno ancora adottato questa tendenza. In un mercato saturato come quello degli smartphone, soprattutto in Cina, l’innovazione tecnologica può spesso diventare un mero strumento per attirare l’attenzione e distinguersi dalla concorrenza.

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