Scopriamo le novità del chipset Exynos W930 che alimenta i nuovi smartwatch di Samsung, migliorando le prestazioni e ottimizzando l’integrazione di componenti vitali.

Durante l’evento Galaxy Unpacked di ieri, Samsung ha svelato i nuovi arrivati della famiglia Galaxy Watch, il Watch 6 e il Watch 6 Classic. Se al momento del lancio l’azienda non ha posto grande enfasi sull’Exynos W930, il motore che alimenta i nuovi smartwatch, oggi il gigante tecnologico sudcoreano ha finalmente rotto il silenzio, rivelando tutte le novità di questo potente chipset.

Ma cosa rappresenta l’Exynos W930? Samsung ha condiviso tutti i dettagli che i fan della tecnologia stavano aspettando. Questo nuovo chipset, cuore pulsante della serie Galaxy Watch 6, è prodotto con un processo di fabbricazione a 5 nanometri e integra due CPU Cortex-A55 con clock a 1,4 GHz. Questo significa che, rispetto alla precedente generazione, le prestazioni sono state migliorate del 18%. A supporto delle funzioni grafiche c’è una GPU ARM Mali G-68 MP2, elemento fondamentale, sebbene non si debba aspettare una potenza grafica eccessiva da un dispositivo indossabile.

L’Exynos W930 però non brilla solo per l’aumento delle prestazioni. Samsung ha infatti affermato che un singolo chip ospita la CPU, la GPU, la RAM LPDDR4 e uno storage eMMC da 16 GB, insieme al circuito integrato di gestione dell’alimentazione. Questa configurazione fa sì che l’intero pacchetto sia più compatto e, in un certo senso, anche più leggero. Samsung spiega che ciò è stato possibile grazie all’impiego di tecniche avanzate come il FO-PLP (Fan-Out Panel Level Packaging) e il SiP-ePoP (System-in-Package-embedded Package on Package), metodi di confezionamento del chipset già utilizzati in passato.

L’Exynos W930, integrato nella serie Galaxy Watch 6, non trascura le opzioni di connettività, proponendo soluzioni moderne come BelDou, Galileo, GLONASS e GPS. Inoltre, il dispositivo dispone di modem 4G LTE, Wi-Fi, Bluetooth e NFC. Il chipset dual-core è anche equipaggiato con un Context Hub separato, dedicato alla gestione di tutte le attività che non richiedono una notevole potenza di elaborazione.

Possiamo concludere che l’Exynos W930, pur essendo un aggiornamento piuttosto contenuto rispetto al suo predecessore, rappresenta un miglioramento significativo per la nuova serie Galaxy Watch 6. Non si tratta certamente del chipset più potente sul mercato, ma dobbiamo tenere presente che stiamo parlando di smartwatch, dispositivi che non necessitano di un processore super veloce o super potente per svolgere le proprie funzioni al meglio. Infatti, la forza del nuovo chipset Exynos risiede nella sua capacità di svolgere in modo efficiente le sue funzioni, rendendo i nuovi Galaxy Watch 6 dispositivi ancora più performanti e funzionali.

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