Da Seoul a Taylor, Texas: Samsung rivede la sua strategia di produzione e porta in Occidente la realizzazione dei suoi chip proprietari Exynos.

L’ultima mossa in ordine di tempo arriva direttamente da Samsung, il produttore sudcoreano famoso per i suoi dispositivi elettronici e, in particolare, per i suoi smartphone. La notizia, svelata mercoledì 20 settembre dal noto leaker Revegnus, ha destato non poco interesse: Samsung avrebbe deciso di iniziare la produzione dei chip Exynos nel cuore del Texas, precisamente a Taylor.

Ma perché questa mossa? Solitamente, la produzione dei chip Exynos avviene in Corea del Sud. Tuttavia, la decisione di trasferire parte della produzione in Occidente potrebbe essere stata influenzata da un insieme di motivazioni. Innanzitutto, la difficoltà dell’azienda di attrarre clienti nel suo impianto nordamericano, che potrebbe aver portato a un calo della domanda. Producendo direttamente negli Stati Uniti i propri chip, Samsung avrebbe la certezza di utilizzare la materia prima a disposizione, evitando sprechi e ottimizzando i processi.

Il panorama diventa ancora più interessante se si considera che, con questo cambio di strategia, potremmo vedere smartphone con chip Exynos venduti direttamente sul mercato statunitense. Ancora non è chiaro quali modelli verranno prodotti negli USA, ma è probabile che il focus sia sui dispositivi di fascia media.

Un dettaglio da non trascurare riguarda la tecnologia impiegata nella produzione. Parliamo di chip a 4 nanometri, la stessa tecnologia avanzata impiegata nell’Exynos 2200, processore che equipaggia alcune versioni del Galaxy S22. Questo potrebbe suggerire che Taylor potrebbe occuparsi della produzione dell’Exynos 2400, ipotizzato cuore tecnologico delle future versioni del Galaxy S24 previste per il 2024.

Osservando la concorrenza, troviamo Qualcomm, che già utilizza tecnologie a 4 nanometri per alcuni dei suoi chip, come lo Snapdragon 4 Gen 2. Se Samsung decidesse di seguire questo trend, potremmo presto vedere dispositivi come il Galaxy A14 o A34 con Exynos prodotti negli Stati Uniti.

Tuttavia, è fondamentale considerare tutte queste informazioni con una certa prudenza. Anche se fornite da fonti che sembrano avere conoscenza dei progetti di Samsung, finché non ci sarà un annuncio ufficiale, restano semplici supposizioni.

Un dettaglio finale, ma di certo non meno importante, riguarda la qualità della produzione. Secondo un rapporto pubblicato a luglio, Samsung ha notevolmente ottimizzato il suo processo produttivo a 4 nanometri, raggiungendo un tasso di rendimento superiore al 75%, un record per l’azienda. Curiosamente, la diminuzione degli ordini, dovuta a problemi di surriscaldamento dei chip, ha paradossalmente influenzato positivamente la qualità di produzione.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.