Nonostante un vantaggio nei rendimenti a 3 nm, Samsung deve ancora dimostrare la sua capacità di attirare clienti di alto livello nel settore dei semiconduttori.

Secondo recenti rapporti, Samsung, uno dei leader globali nella produzione di semiconduttori, sembra aver superato il suo acerrimo rivale, la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), in termini di rendimenti a 3 nanometri (nm). Ma nonostante questa apparente vittoria, la corsa per la supremazia nel campo dei semiconduttori è ancora in pieno svolgimento.

Un recente rapporto pubblicato da KMIB riferisce che Samsung ha raggiunto un tasso di rendimento del 60% per il suo processo a 3 nm, una cifra leggermente superiore al 55% di TSMC, gran parte del quale è riservato ad Apple. Questa notizia sembra ancor più impressionante se consideriamo che il precedente tasso di rendimento di Samsung per il suo processo GAA a 3 nm era del 70%. Questa leggera diminuzione può essere dovuta all’aumento del volume dei wafer, sebbene il rapporto non fornisca dettagli specifici.

Secondo un ulteriore rapporto di Hi Investment & Securities, Samsung ha ottenuto un tasso di rendimento del 75% per il processo a 4 nm. Nonostante questo, TSMC rimane avanti in questa categoria, con un rendimento a 4 nm dell’80%. La riduzione del divario da parte di Samsung è attribuita alla “lentezza dell’industria dei semiconduttori”, che ha fornito al gigante tecnologico sudcoreano il tempo necessario per testare l’input dei wafer e migliorare i rendimenti.

Mentre questi numeri possono sembrare una grande vittoria per Samsung sulla carta, la realtà del mercato dei semiconduttori racconta una storia diversa. TSMC detiene infatti la stragrande maggioranza della quota di mercato, fornendo il 90% dell’intera fornitura di wafer a 3 nm ad Apple. Si prevede inoltre che la produzione di wafer a 3 nm di TSMC raggiunga le 100.000 unità mensili entro la fine del 2023, con un possibile aumento dei rendimenti entro la fine dell’anno.

In confronto, il rapporto non fa menzione di clienti significativi che Samsung abbia attirato nonostante i suoi rendimenti superiori a 3 nm. Nonostante il progresso, Samsung ha ancora una montagna da scalare se vuole superare TSMC. Infatti, secondo precedenti rapporti, i primi lotti di wafer GAA a 3 nm di Samsung sono stati forniti ai produttori di hardware per il cryptomining, non ai produttori di chipset per smartphone. Per Samsung, la sfida sarà quindi quella di costruire la fiducia con questi potenziali clienti e, nel tempo, erodere la quota di mercato di TSMC.

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