Nell’ambito di una strategia di ampliamento della catena di fornitura, NVIDIA potrebbe avvalersi delle competenze di Samsung per la produzione di chip di memoria e di pacchetti di semiconduttori 2,5D.

Un rapporto recente de The Elec ha rivelato venerdì 21 luglio che Samsung potrebbe presto iniziare a fornire componenti essenziali per la produzione di chip di NVIDIA, azienda leader nel campo dell’intelligenza artificiale. Stando alle voci, i due giganti tecnologici sarebbero in trattative per questa eventuale collaborazione.

Secondo le fonti industriali, Samsung sarebbe responsabile della fornitura di HBM3, un tipo di memoria ad alta densità e larghezza di banda, fondamentale per l’efficienza dei processori. Inoltre, Samsung potrebbe occuparsi della produzione di pacchetti di semiconduttori 2,5D, ossia la struttura fisica che protegge e interconnette gli array logici dei chip.

Questo scenario emergerebbe in un contesto di domanda superiore all’offerta nel settore dei semiconduttori. TSMC, l’attuale fornitore di soluzioni di packaging per semiconduttori di NVIDIA, sta riscontrando difficoltà nel soddisfare gli ordini dei clienti, molti dei quali sono in competizione per la produzione di chip con processo produttivo a 3 nanometri per il 2023 e il 2024.

Per non compromettere la produzione dei suoi acceleratori di intelligenza artificiale, soprattutto alla luce di nuove partnership, NVIDIA starebbe considerando la possibilità di avvalersi del pacchetto I-Cube 2.5D di Samsung. Questa soluzione è in grado di ospitare fino a quattro unità HBM su un substrato molto sottile.

Nella catena di fornitura di memoria, NVIDIA si affida attualmente a SK Hynix per la fornitura di HBM3. Tuttavia, Samsung potrebbe aggiungersi alla catena, fornendo memorie in grado di raggiungere velocità fino a 6,4 GB/s, superiori a quelle della concorrenza, pur mantenendo un consumo energetico inferiore.

Tra le aziende che già beneficiano della memoria HBM3 di Samsung figura AMD, un diretto concorrente di NVIDIA con i suoi nuovi acceleratori Instinct MI300.

Fonti vicine alla questione rivelano che un eventuale accordo tra Samsung e NVIDIA dipenderà dalla qualità dei chip di memoria di Samsung, che dovranno soddisfare gli elevati standard qualitativi di NVIDIA.

Se le voci si rivelassero vere, questo rappresenterebbe una significativa opportunità per Samsung di espandere la sua quota di mercato nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Pare infatti che Samsung stia elaborando una nuova strategia volta a sfruttare le attuali debolezze produttive di TSMC, al fine di conquistare una parte del suo mercato entro il 2023.

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